Cartoline e annullo postale vaticani per il 150.mo della morte di S. Gabriele dell'Addolorata
Per celebrare i 150 anni dalla morte di San Gabriele dell’Addolorata, il Santo protettore
dei giovani, l’Ufficio Filatelico Vaticano ha emesso oggi un annullo postale e una
serie di cartoline che illustrano alcuni dei più antichi "ex voto" presenti nel Santuario
a lui dedicato, che è tra i più conosciuti e visitati in Europa. Tante le iniziative
e le celebrazioni previste fino a febbraio del 2013 in ricordo di un ragazzo morto
prematuramente all’età di 24 anni, che amava ripetere: “la mia vita è una continua
gioia”. Quanto è attuale la sua figura? Cecilia Seppia lo ha chiesto a padre
Natale Panetta, rettore del Santuario di San Gabriele:
R. - San Gabriele
è così attuale che ogni giorno ci meravigliamo che inviti tante persone a conoscerlo,
ad amarlo, a entrare in amicizia con lui. San Gabriele ci vuole portare Gesù, ci vuole
portare alla sua Madre Celeste, alla fede. Vuole aiutarci a cercare la pienezza della
vita e la gioia vera, cioè quella del cuore. Mi riempie di gioia vedere così tante
persone semplici, o anche illustri, che vengono al Santuario, perché vedo quest’ultimo
non come una "Basilica nel deserto", ma come un luogo che cerca di essere sede di
spiritualità: non cerchiamo di parlare soltanto di un Santo, ma cerchiamo anche di
accompagnare le persone verso una spiritualità solida, quella della Chiesa e della
fede cristiana.
D. - Un grande Santuario, che riceve la visita di oltre due
milioni di pellegrini all’anno e che è in grado di ospitare dalle sette alle diecimila
persone durante le celebrazioni. Quello che sorprende, entrando in questo luogo, sono
anche le migliaia di ex voto appese alle pareti. Quindi, San Gabriele come patrono
dei giovani ma anche come intercessione per le situazioni di malattia e di disagio…
R.
- Tante persone si affidano a San Gabriele e tante persone riconoscono la sua presenza
nella loro vita, anche in alcuni particolari momenti, difficili o dolorosi, di malattia
e di sofferenza. Dico sempre che quei quadri non si trovano lì per ricordare qualcosa
del passato, ma per ricordare che delle persone sono state segnate anche dalla vicinanza
di questo Santo.
D. - San Gabriele è considerato anche il Santo degli studenti.
E, proprio in relazione a questo, ogni anno decine di migliaia di giovani studenti,
100 giorni prima dell’esame di maturità, si recano al Santuario per una celebrazione
molto particolare…
R. - Questa manifestazione dei 100 giorni prima dell’esame
è nata in modo spontaneo e colpisce molto, perché sono stati i giovani a essere venuti
a San Gabriele - non soltanto dall’Abruzzo ma anche dal centro Italia ormai - a pregare
questo Santo-studente come loro e a benedire le penne che useranno il giorno degli
esami. Ma vengono soprattutto per dire che la vita è anche un impegno, un rischio,
un esame continuo. Confrontarsi con questo Santo, quindi, significa voler imboccare
bene la strada giusta nella vita.
D. - Il Santuario è un luogo considerato
benedetto da Dio per tanti motivi: dalla posizione geografica all’attività pastorale
che in esso si svolge, ma anche - per esempio - per essere al tempo stesso "scrigno"
e "laboratorio", ossia luogo di tradizione e devozione popolare edanche luogo di divulgazione
e innovazione. Non dimentichiamoci, infatti, che al suo interno ospita sia il Museo
di Arte Moderna e sia la Biennale di Arte Sacra…
R. - Sicuramente. Mi fa piacere
pensare che intorno al Santuario ruotino così tante realtà a livello pastorale e spirituale,
ma anche a livello artistico e politico. Pensiamo anche a quella giunta comunale -
che ho ospitato - che scelse San Gabriele per incontrarsi e discutere concretamente
la situazione di quel Comune. In questo modo, il Santuario diviene anche luogo d’incontro:
quando, per i vari Comuni, c’è bisogno di confrontarsi e di discutere delle problematiche
della zona, li invito proprio a farlo qui, nella vallata in cui è situato San Gabriele.