Amministrative: Il nodo dell'acqua pubblica nei comuni al voto
"C’è un atteggiamento
poco rispettoso dell’esito referendario. Il caso di Roma è emblematico. Il
referendum ha espresso una preoccupazione forte, plebiscitaria da parte dei cittadini,
rispetto ad un bene essenziale alla vita e alla dignità, che quindi non può essere
trattato come una merce come viene ben detto anche nel documento del Pontificio Consiglio
della Giustizia e della Pace". Per Andrea Masullo, presidente Comitato scientifico
Greenaccord, Associazione culturale per la Salvaguardia del Creato, "ciò è
molto grave perché è un elemento che fa parte della crisi politica. C’è una politica
che si è detta incapace di gestire la crisi economica affidandola a degli esperti.
Ora si dice persino incapace di gestire un bene comune secondo l’interesse collettivo
generale dichiarato dai cittadini". "I cittadini hanno diritto ad una rappresentazione
in grado di accettare le deleghe che gli vengono date e di esercitarle anche con l’efficienza
massima". E', questo, uno dei tanti aspetti che alimentano un sentimento ostile a
partiti e istituzioni. Come avviene in Europa, con alcuni Paesi, tra cui Francia e
Grecia, chiamati al voto nazionale. Elezioni che contrappongono la finanza alla democrazia.
"La bolla finanziaria costruita sulla presunzione di un aumento dei consumi, conclude
padre Giacomo Costa, direttore di Aggiornamenti Sociali, ci ha portato ad una
crisi finanziaria gigantesca con le istituzioni finanziarie che dettano legge all’economia
e l’economia che detta i provvedimenti alla politica. E’ contro questo che c’è la
protesta". (di Luca Collodi)