Siria: blitz delle Forze di sicurezza al campus universitario di Aleppo
Non si ferma l’ondata di violenza in Siria, a oltre un anno dall’inizio della rivolta
popolare contro il regime del presidente Bashar al Assad e a poco più di due settimane
dal dispiegamento - il 16 aprile - dei primi osservatori Onu incaricati di sorvegliare
la tregua prevista dal piano di pace del mediatore internazionale, Kofi Annan. Stanotte,
in un’operazione delle Forze di sicurezza, appoggiate da sostenitori armati pro Damasco,
almeno 4 studenti sono rimasti uccisi ed una cinquantina feriti nel campus universitario
di Aleppo. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani e i Comitati di coordinamento
locali, che hanno diffuso la notizia e i relativi video su internet, circa 2.000 membri
delle forze di sicurezza hanno fatto irruzione nei dormitori dell’ateneo - focolaio
da mesi di proteste pacifiche anti-regime - sparando lacrimogeni e facendo ricorso
alle armi. Duecento gli arresti. Nelle ultime ore, intanto, sono almeno 21 le persone
uccise dai fedelissimi di Assad in tutto il Paese. A Damasco, poi, sono stati arrestati
i due figli di Fayez Sara, scrittore, editorialista e dissidente siriano. (G.A.)