Mario Draghi: nel 2012 una graduale ripresa nell'eurozona
L’anno in corso segnerà una ripresa graduale dell’economia dell’eurozona. Lo ha detto
il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, al termine della riunione
del Consiglio direttivo che ha stabilito di mantenere invariato all’1% il tasso di
riferimento principale di Eurolandia. Restano però incertezze e rischi. Il Servizio
di Francesca Sabatinelli:
Il 2012 vedrà
una leggera ripresa, restano però i rischi di recessione. Il numero 1 della Bce, Mario
Draghi, conferma ancora i rischi per l’economia. Alla fine dell’anno 10 paesi su 17
presenteranno conti pubblici migliori del previsto, l’inflazione nell’eurozona resterà
però sopra il 2% scenderà nel 2013; sui prezzi pesano i costi i tasse e benzina. Per
risanare i conti pubblici occorre tagliare la spesa corrente, molto meglio che aumentare
le tasse o ridurre gli investimenti. Ci sono progressi in molti Paesi, continua Draghi,
nel 2013 ben 14 su 17 saranno fuori dalla procedura di infrazione per deficit pubblico
eccessivo, ma diversi governi, sprona Draghi, devono essere più ambiziosi. Spetta
a loro fare le riforme strutturali in grado di rilanciare le prospettive di crescita
di medio termine e ridurre le disparità fra i Paesi dell'Eurozona. Spagna e Italia
hanno fatto passi progressi notevoli per varare riforme serie in un periodo molto
breve. Il governo Monti è sulla buona strada ha bisogno di essere incoraggiato. Inoltre,
continua Draghi, i paesi nei quali il mercato del lavoro scarica tutta la flessibilità
sui giovani devono correggere tali distorsioni per evitare conseguenze sociali molto
serie nel lungo periodo.