Acs: l'informazione sulle Chiese perseguitate corre sul web
Dal 2005, Aiuto alla Chiesa che Soffre e Catholic Radio and Television Network realizzano
il settimanale di informazione diffuso su Internet, “Where God Weeps” ("Dove Dio piange"),
che descrive la realtà delle Chiesa perseguitata nel mondo. Lo ricorda un comunicato
della stessa Fondazione di diritto pontificio, che riporta anche i drammatici dati
sulla persecuzione ai cristiani: dal 2003 al 2010, gli attacchi terroristici contro
i cristiani in Asia, Africa e Medio Oriente sono aumentati del 309%. Perché? Debora
Donnini lo ha chiesto a Marta Petrosillo, portavoce di Aiuto alla Chiesa
che Soffre in Italia:
R. – Succede
spesso che le minoranze cristiane siano collegate all’Occidente, quindi abbiamo la
crescita e un aumento delle violenze anticristiane in seguito a fatti che accadono
in Occidente: c’è questa identificazione. Oppure, quando avvengono cambiamenti legislativi
o quando c’è desiderio di questi cambiamenti legislativi. Un esempio lampante è in
Nigeria: quello che vuole la setta dei Boko Haram è imporre la sharia, che
già è adottata in 12 dei 36 Stati, come legge in tutti gli Stati nigeriani.
D.
– Il settimanale di informazione su Internet “Where God weeps” parla delle persecuzioni
ai cristiani dando voce agli stessi cristiani perseguitati…
R. – Innanzitutto,
il titolo del programma “Where God weeps” deriva dalla missione che il fondatore di
Aiuto alla Chiesa che Soffre, padre Werenfried von Straaten, ha affidato alla Fondazione,
cioè quella di "asciugare le lacrime di Dio ovunque Egli pianga". Il programma realizza
diverse interviste sia in loco – perché Aiuto alla Chiesa che soffre organizza diversi
viaggi, soprattutto nei Paesi dove la Chiesa è perseguitata – sia nella nostra sede
internazionale in Germania, dove accogliamo costantemente visitatori da tutto il mondo
che vengono a chiedere aiuto alla Fondazione. Il programma approfondisce diverse realtà.
Generalmente, ogni puntata si focalizza su un Paese che viene prima presentato attraverso
un documentario, un approfondimento, e poi si lascia la parola a vescovi, missionari,
anche laici esperti, che descrivono la realtà della comunità cristiana nel Paese preso
in analisi. Molte delle realtà legate alla persecuzione della Chiesa ma anche molte
realtà cristiane sono ignorate: ad esempio, non si sa molto delle difficoltà della
comunità di fedeli in Bosnia Erzegovina. Oppure, non si sa, ad esempio, che in Iraq
la comunità negli ultimi 20 anni è stata decimata: si parlava di un milione e 400
mila cristiani nella metà degli anni Ottanta, mentre oggi ne sono rimasti 300 mila.