Juncker lascia la guida dell’Eurogruppo: "stanco delle ingerenze franco-tedesche”
Il primo ministro lussemburghese, Jean-Claude Juncker, ha annunciato che lascerà la
presidenza dell’Eurogruppo in estate quando avrà termine il suo mandato. In un’intervista
al settimanale tedesco Der Spiegel, Juncker ha motivato la scelta dicendosi “stanco”
delle ingerenze di Parigi e Berlino, che “si comportano - afferma - come se fossero
gli unici membri dell'Eurogruppo”. Secondo il presidente dell’organismo che riunisce
i ministri delle Finanze degli Stati Ue non tutte le regole funzionano bene in ogni
Paese: “Con l'uniformazione distruggiamo l'Europa”. Infine per Juncker la causa principale
della difficile situazione attuale è stata una mancanza di coordinamento, in passato,
nelle politiche economiche, dovuta anche all'opposizione tedesca e dei Paesi Bassi
nelle trattative per i trattati di Maastricht. Le critiche rivolte Francia e Germania
non gli hanno impedito, comunque, di indicare il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang
Schaeuble quale suo possibile successore: sarebbe, ha detto, “un buon candidato”.
(M.G.)