2012-04-26 14:23:57

Brasile: l’appello dei vescovi in difesa dei popoli indigeni e delle loro terre


“Il territorio è più che la terra stessa, è un rapporto che si costruisce sul luogo in cui si vive, dove i loro antenati hanno vissuto, dove sono cresciuti e dove si formano le famiglie”. Così mons. Enemésio Lazzaris, presidente della Commissione pastorale della Terra, in una nota all’agenzia Fides sulla difesa dei territori delle popolazioni indigene brasiliane. Il testo richiama l’attenzione sulle “condizioni di discriminazione e sugli assassini di cui è vittima il popolo Guarani-Kaiowà, nel Mato Grosso do Sul”. Secondo i vescovi della Conferenza nazionale del Brasile, che qualche giorno fa si erano già espressi sul tema, si tratta di un “vero e proprio genocidio” che macchia l’immagine del Paese. “Respingiamo con veemenza l’attacco scatenato dal gruppo ruralista ai diritti dei popoli indigeni”. Mons. Lazzaris, vescovo di Balsas, ha anche dichiarato che grandi opere come dighe e impianti per lo sfruttamento delle risorse minerarie hanno un grande impatto su queste comunità e c’è il rischio che vengano sfrattate dai loro territori. Dello stesso avviso il cardinale Claudio Hummes, presidente della Commissione episcopale per l’Amazzonia, che nel suo intervento ha sottolineato la peculiarità dell’area all’interno del contesto mondiale e quanto, per questo, sia fondamentale che la popolazione locale venga interpellata su questioni che la coinvolgono direttamente. (G.M.)







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