Bolivia: conclusa la plenaria dei vescovi su vita, famiglia, giovani e tossicodipendenze
Si è conclusa martedì scorso la XCIII assemblea plenaria dei vescovi boliviani riunitisi
a Cochabamba, che al termine dei lavori hanno prodotto un documento illustrato in
conferenza stampa dal presidente della Conferenza episcopale locale e arcivescovo
di Santa Cruz, cardinale Julio Terrazas, e dal segretario dell’episcopato, mons. Oscar
Aparecido. I temi contenuti nel documento sono quelli affrontati dai presuli nel corso
dell’assemblea: vita, giustizia, famiglia e giovani. I vescovi si schierano in favore
della tutela della vita, intesa dal concepimento fino alla morte naturale, ed evidenziano
nel contempo, all’interno della società contemporanea, una preoccupante perdita di
valori spirituali e umani, dei principi etici e morali. In seguito a una serie di
visite all’interno delle carceri del Paese, inoltre, i presuli lanciano l’allarme
sullo stato del sistema giudiziario, fortemente in crisi, denunciandone la manipolazione,
i frequenti casi di arbitrarietà nei giudizi e i molti ritardi nei processi che causano
spesso prolungamenti delle detenzioni preventive. Sul tema della convivenza pacifica
tra i popoli i presuli insistono molto, riferendosi in particolar modo alla situazione
degli indigeni, per i quali chiedono il diritto di esprimersi liberamente, auspicando
che la società del futuro viva in comunione come un’unica grande famiglia. A proposito
di questa, l’episcopato si dichiara preoccupato per il moltiplicarsi di progetti che
si allontanano dal matrimonio tradizionale fra uomo e donna, fondamento della società,
come stabilito dalla Costituzione della Bolivia. Infine i vescovi lanciano l’allarme
sulle tossicodipendenze, dramma che affligge soprattutto i giovani e che ha gravi
ripercussioni sulle famiglie, e sulla questione, che porta con sé diverse forme di
violenza, esigono dal governo e dal mondo politico una risposta “perentoria e urgente”.
(A cura di Luis Badilla e Roberta Barbi)