TERZA PAGINA: La parola poetica, vicina alla Verità
Mercoledì
25 aprile 2012 - Benedetto XVI alla Veglia Pasquale di sabato 7 aprile scorso:
"La luce rende possibile la vita. Rende possibile l’incontro. Rende possibile la
comunicazione. Rende possibile la conoscenza, l’accesso alla realtà, alla verità.
E rendendo possibile la conoscenza, rende possibile la libertà e il progresso. Il
male si nasconde. La luce pertanto è anche espressione del bene che è luminosità e
crea luminosità. È giorno in cui possiamo operare. Il fatto che Dio abbia creato la
luce significa che Dio ha creato il mondo come spazio di conoscenza e di verità, spazio
di incontro e di libertà, spazio del bene e dell’amore. La materia prima del mondo
è buona, l’essere stesso è buono. E il male non proviene dall’essere che è creato
da Dio, ma esiste solo in virtù della negazione. È il “no" "Approfondiamo oggi
il tema delicato e insieme inquietante della parola poetica che , in bilico fra luce
e buio, sconfina in ricerca filosofica e perfino teologica. Lo facciamo atttraverso
una conversazione con il poeta veronese Flavio Ermini, fondatore della rivista
Anterem, letta e diffusa in Italia fin dal 1976, autore di "L'originaria contesa fra
l'arco e la vita" e curatore della antologia "Il racconto ulteriore", dove filosofi
contemporanei si cimentano appunto come narratorii, a riprova che la parola poetica
può essere veicolo di verità