Italia bassa nella classifica Ocse sui salari, superata da Spagna e Irlanda
I lavoratori italiani hanno i salari tra i più bassi dell’area Ocse. Lo determina
la classifica dell’organizzazione parigina, che conta 34 membri e che vede la penisola
al 23mo posto. Servizio di FrancescaSabatinelli:
Non sono soltanto
i big europei ad aver superato l’Italia, ma anche la Spagna e l’Irlanda. Dunque la
penisola, scivolata di un posto in un anno, è in fondo alla classifica Ocse sui salari.
Nel 2011 il salario netto medio di un single senza figli a carico è stato di poco
più di 25mila dollari, duemila in meno della media Ocse, in linea con la media risulta
invece quello lordo. Il che determina l’impatto delle tasse. E’ sempre l’organizzazione
di Parigi a indicare che l’Italia è scesa dal quinto al sesto posto nella classifica
dell’incidenza delle tasse. Il record del cuneo, ovvero il peso delle tasse sulle
retribuzioni per i lavoratori senza figli, tocca il record in Belgio, seguito da Germania,
Ungheria, Francia quindi Italia con il 47,6%, che segna un peggioramento dello 0,4%
sul dato del 2010. Per i lavoratori con due figli a carico l’Italia viene dopo Francia
e Belgio. Soltanto ieri l’Istat aveva rilevato l’allargamento della forbice tra salari
e prezzi. Un divario che ha raggiunto il suo massimo dall’agosto del 1995. La crescita
degli stipendi è ai minimi dal 1983, data di inizio delle rilevazioni Istat.