2012-04-24 17:19:56

Fisco: è legge il decreto semplificazione, con la nuova Imu. Il parere del tributarista Giovanardi


Il Senato ha confermato oggi la fiducia al governo sul decreto in materia di semplificazione fiscale. E’ legge dunque il provvedimento che riguarda essenzialmente l’Imu quindi la tassa sulle abitazioni che, aggiunta a un sistema di micro-imposte e di rincari, ha fatto lanciare l’allarme “corto circuito tra rigore e crescita” da Bankitalia e dalla Corte dei Conti. Il viceministro all’economia Grilli minimizza e promette riduzioni fiscali quando possibile. Gabriella Ceraso ne ha parlato con Andrea Giovanardi, docente di Diritto Tributario all’Università di Trento:00:02:59:86

R. – Mi sembra fuori discussione che in Italia ci sia una pressione fiscale eccessiva. Che questo, poi sia il frutto dell’emergenza, può essere un ragionamento. Ad oggi, però, la pressione fiscale impedisce all’economia di crescere. Siamo lontanissimi da quello che può qualificarsi come un fisco a misura d’uomo.

D. – Dare un tempo all’aumento delle tasse può effettivamente servire?

R. – Se l’idea è che servono risorse e poi, in un tempo altrettanto certo, queste risorse dovranno essere restituite ai cittadini, perché si va verso un alleggerimento fiscale, quest’idea potrebbe essere accettata. E’ anche vero, ad esempio, che l’Imu anticipata dal governo Monti è ‘sperimentale’ e in teoria, quindi, quella a regime potrebbe essere diversa. Mi sembra però che la situazione attuale del nostro Paese non autorizzi grandi speranze da questo punto di vista.

D. – E fare diversamente, si può? Per esempio anche oggi politica e mondo sociale hanno chiesto di puntare alla lotta all’evasione fiscale e soprattutto ai tagli alla spesa come soluzione a quest’eccessiva pressione fiscale...

R. – Sono convinto che si possa fare diversamente, ma ad una condizione: agendo cioè dal lato della spesa. Direi che la lotta all’evasione è sacrosanta, ma occorre che inquadriamo correttamente il problema: bisogna chiedersi se l’evasione fiscale è la conseguenza o se è invece la causa dei problemi del Paese. Se creiamo un contesto in cui le aliquote sono elevatissime, i controlli feroci ed il sistema è estremamente complesso, di certo non si può pensare che ci sia fiducia nel futuro del Paese. Se dovessi quindi individuare una strada, cercherei di tagliare al massimo le spese per poter ridurre le aliquote, semplificare il sistema e così via. Leggendo il decreto approvato oggi, mi sembra però che non si stia andando in quella direzione, se vedo che, ad esempio, viene introdotto un nuovo tributo definito ‘imposta di sbarco’ per le isole ed ‘imposta sugli aero-taxi’… Così si continua ad incrementare la pressione fiscale. Ritengo, quindi, che la possibilità di ottenere significative riduzioni della spesa ci siano, però bisogna farle. E questo, evidentemente, può generare grandi opposizioni perché si toccherebbero degli interessi.








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