Ancora violenza in Siria. Kofi Annan: inaccettabile, armi pesanti nelle città
Cresce la tensione a Damasco dopo l’attentato con un’autobomba verificatosi oggi:
vi sarebbero almeno un morto e tre feriti. In totale, si contano 17 morti nel paese.
Intanto, secondo il piano negoziato dall’ex segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan,
sono arrivati nel Paese i primi osservatori dell’Onu. E poco fa, basandosi sulle immagini
dei satelliti, Annan ha detto che l’esercito non ha ritirato dalle città armi pesanti
e questo è inaccettabile. Non solo: ci sono resoconti in base ai quali quando gli
osservatori Onu-Lega araba lasciano le citta' che monitorano, i residenti verrebbero
avvicinati dalle forze di sicurezza siriane o "magari uccisi". Ma quali sono i pericoli
di questa nuova ondata di violenza? Stefano Leszczynski lo ha chiesto ad Eric
Salerno, giornalista esperto di Medio Oriente:00:01:24:96
R. – La
situazione è in mano a due forze che non intendono mollare: da una parte c’è il presidente
Assad, che andrà avanti fino alla fine se necessario, mentre dall’altra parte c’è
un’opposizione armata, assistita sicuramente da forze esterne, che è responsabile
oggi come oggi, quanto Assad, della non accettazione o non rispetto della tregua,
che era stata concordata con l’inviato dell’Onu, Kofi Annan.
D. – Quanto può
essere utile una missione di caschi blu disarmati?
R. – Prima di poter mandare
della gente disarmata in mezzo a un conflitto armato, le due parti devono smettere
di spararsi, perché altrimenti, invece di vedere soltanto dei siriani morti, vedremo
anche dei caschi blu uccisi. Non credo, quindi, che sia fattibile. Le due parti dovrebbero
concordare la cosa, e questo significa: per Assad cedere un po’ di sovranità, mentre
per gli altri - per l’opposizione - che un’opposizione pacifica potrebbe trovare un’iniziativa
dell’Onu, di questo tipo, utile. Ma dato che non sono più soltanto vittime di gruppi
che sono attivi dall’inizio di questa rivolta contro il regime, ma ci sono altre forze,
che non hanno intenzione di smettere di sparare, non so se possa essere utile pensare
ad una missione non armata delle Nazioni Unite.