Rapporto Osservasalute. Crisi economica: cresce consumo antidepressivi e numero suicidi
In forte aumento il consumo di antidepressivi in Italia: in dieci anni è più che quadruplicato.
In crescita anche i suicidi e le morti correlate all'uso ed abuso di bevande alcoliche
e droghe. Effetto della crisi economica, secondo quando rivela il Rapporto Osservasalute
(2011), presentato oggi all'Università “Agostino Gemelli” di Roma. Pubblicato dall'Osservatorio
nazionale sulla salute nelle Regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi, direttore
dell'Istituto di Igiene della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo cattolico,
lo studio è frutto del lavoro di 175 esperti di sanità pubblica, clinici, demografi,
epidemiologi, matematici, statistici ed economisti distribuiti su tutto il territorio.
L'impatto della crisi sull'assistenza sanitaria è stato finora indirizzato ad accelerare
misure correttive già in essere - spesso incentrate sulla logica dei tagli più che
di riduzione degli sprechi. Per di più le scelte in ambito di politica sanitaria rischiano
di peggiorare le cose: "Le ultime manovre economiche realizzate in Italia in risposta
alla tempesta finanziaria - ha dichiarato Ricciardi ai giornalisti - hanno portato
al ridimensionamento dei livelli di finanziamento dell'assistenza sanitaria già dal
2012, all'introduzione di ulteriori ticket, a tagli drastici nei trasferimenti alle
regioni e alle municipalità dei fondi su disabilità, infanzia, e altri aspetti che
vanno poi a incidere sulla nostra salute". "Oltre al maggior consumo di antidepressivi
tout court - spiega nel Rapporto Roberta Siliquini, ordinario di Igiene all'Università
di Torino - si rileva sia in Italia sia negli altri Paesi europei una notevole crescita
della percentuale di soggetti che hanno ritenuto nell'anno di avere necessità di aiuto
psichiatrico e/o psicologico" "La richiesta di aiuto - prosegue l'esperta - è aumentata
del 10% negli ultimi 5 anni”. E di pari passo cresce anche il consumo di antidepressivi.
"Purtroppo - denuncia Siliquini - ciò deriva anche dalla tendenza, sia da parte dei
medici di Medicina generale, sia da parte degli psichiatri, a prescrivere l'antidepressivo
alla prima richiesta del paziente, che sempre più spesso ne fa domanda, in cerca di
una ‘cura rapida’ al suo disagio". Il quadro di un Paese davvero sull'orlo di "una
crisi di nervi" viene confermato dall'aumento dei suicidi "più diffuso tra gli ultra
70enni, che si confermano soggetti deboli", commenta l'esperta, ribadendo il fallimento
del sistema sanitario di fronte ad un atto simile, scelto per metter fine a dolore
e solitudine. (A cura di Roberta Gisotti)