2012-04-23 14:37:51

Puntare all’idroelettrico in Africa: la proposta dell’Ua al summit “Energia sostenibile per tutti”


L'Africa nuovo Eldorado dell'energia, non solo solare. Lo ha spiegato Jean Ping, presidente della Commissione dell'Unione Africana, nel suo messaggio al Summit “Energia sostenibile per tutti”, svoltosi la scorsa settimana a Bruxelles, promosso da Unione Europea e Nazioni Unite. L'Onu vuole infatti raddoppiare la fetta di energia rinnovabili nel mix energetico globale. E sarà l'Africa, che ospita 600 milioni di persone senza accesso all'energia solo nell'area sub-sahariana, a costituire il primo campo d'azione. Per recuperare il ritardo, l'Unione Africana ha messo a punto il piano ''Iniziativa idroelettrica 2020'', individuando alcune aree dove impiantare maxi opere: la regione Inga nella Repubblica democratica del Congo, il bacino del Nilo in Etiopia, la Fouta Djallon in Guinea e il bacino dello Zambesi. Secondo Ping tale aree ''una volta sfruttate, potrebbero ampiamente coprire le necessità del continente nel medio e nel lungo termine''. In parallelo al piano per l'idroelettrico, l'Unione africana ha lanciato anche un programma per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa (Pida), basato su quattro pilastri: trasporti, energia, ICT e risorse idriche transfrontaliere. Pida è stato adottato ufficialmente a gennaio 2012 dall'ultima Assemblea dei capi di Stato e di governo ad Addis Abeba, in Etiopia. Il vantaggio è che in questo modo ''il continente - spiega Ping - ha un quadro strategico di sviluppo delle infrastrutture, che eviterà duplicazione di sforzi e di mezzi''. Il punto adesso è trovare i finanziamenti. Di qui l'invito ad investire in Africa: ''Ora che abbiamo un quadro strategico, è tempo di agire'', afferma il rappresentante dell'Unione Africana nel suo messaggio. ''Ora il profilo dell'Africa è più attraente per gli investimenti - ha concluso il presidente della Commissione dell'Unione africana - per l'abbondanza delle sue risorse energetiche, specie rinnovabili, la sua crescita economica media del 5%, in un mondo caratterizzato dalla crisi, e che in termini di popolazione supererà la Cina nel prossimo secolo''. (R.G.)







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