Il catechismo imparato tra i monumenti di Roma: iniziativa dell'Orp per i bambini
Dal Campidoglio fino alla Basilica di San Giovanni in Laterano, facendo sosta, alla
chiesa dell’Aracoeli, al Carcere Mamertino e all’Arco di Costantino. E’ il percorso
didattico-catechistico del progetto “Roma da Dea a mater”, promosso dall’Opera Romana
pellegrinaggi (Orp) e rivolto ai bambini e ragazzi dai 7 ai 15 anni, che devono ricevere
il Sacramento della Comunione o della Confermazione. I primi partecipanti, ieri pomeriggio,
sono stati 50 bambini della parrocchia romana di San Saturnino. Marina Tomarro
ne ha parlato con padre Cesare Atuire, amministratore delegato dell’Opera Romana
Pellegrinaggi:
R. - Il cardinale
vicario di Roma, Agostini Vallini, ci ha chiesto di creare un programma per aiutare
a evangelizzare, a formare nella catechesi i bambini, approfittando della ricchezza
storica e artistica di Roma. Abbiamo ideato questo piccolo percorso di 3-4 ore, che
permette ai bambini di visitare il Carcere Mamertino, l’Aracoeli, facendo un percorso
nella Roma Antica per arrivare alla Chiesa cattedrale di Roma, che è la Basilica di
San Giovanni in Laterano. E’ fatto in modo che i bambini possano prendere anche degli
appunti, possano scrivere una lettera al Bambino Gesù, possano fare delle domande,
utilizzare i mezzi multimediali e gli Open Bus che abbiamo nella città di Roma.
D.
- Il percorso inizia al Campidoglio e termina nel chiostro della Basilica di San Giovanni
in Laterano: perché sono state scelte proprio queste tappe?
R. - Abbiamo scelto
queste tappe perché l’idea è anche quella di riuscire a comunicare ai bambini che
nella città di Roma, in duemila anni, la fede cristiana ha lasciato tante tracce:
basta aprire un po’ gli occhi per vedere i segni sacramentali e i segni cristiani
dappertutto, sapendoli anche leggere.
D. - Ma iniziative come questa possono
servire a spiegare meglio Sacramenti come la Confermazione e la Comunione?
R.
- Sì. In tutti i percorsi, abbiamo identificato i simboli che fanno riferimento all’Eucaristia.
A San Giovanni c’è addirittura la Mensa che si ritiene tradizionalmente che sia dell’Ultima
Cena. In ogni tappa, c’è una didattica che aiuta ad avvicinarsi ai Sacramenti per
i quali i bambini si stanno preparando. C’è poi una cosa da sottolineare: molte persone
che vivono nella città di Roma alle volte sono le prime a non conoscere veramente
la storia della città e la sua ricchezza culturale e artistica. Vogliamo allora fare
in modo che ci si innamori di questa realtà, fare in modo che si viva questa città,
che in fondo è un dono.
Ma ascoltiamo alcuni commenti dei giovani partecipanti
all’iniziativa:
R. - Io devo fare la Comunione e ho deciso di partecipare
a questa iniziativa perché mi sembrava una cosa giusta da fare e anche molto interessante.
R. - Mi sono piaciuti molto i monumenti, che poi rappresentano Roma e quindi
la città in cui vivo. E’ stato molto interessante, anche perché non li avevo mai visti.
R.
- Mi è piaciuta molto la chiesa e l’iniziativa di questo progetto, perché molto interessante
e ci permette di scoprire la cultura classica di Roma.