Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’autore indetta dall'Unesco
Oggi, ricorre la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’autore. Si tratta di
un’iniziativa dell’Unesco che ha preso spunto anni fa dalla festa del libro organizzata
in Catalogna nel giorno di San Giorgio, in cui viene offerta una rosa per ogni libro
venduto. La data, inoltre, ha un particolare valore simbolico poiché il 23 aprile
del 1616 vennero a mancare contemporaneamente Cervantes e Shakespeare. La giornata
è dedicata anche al diritto d’autore che sembra diventare una questione sempre più
problematica nell’era degli e-book. Fausta Speranza ne ha parlato con Claudia
Nuara, dell’Associazione dedicata alla Giornata Mondiale del Libro:
R. – Assolutamente
sì, perché oggi nell’era numerica si riescono a catturare dei testi molto più facilmente
di prima. C’è quindi una logica che deve essere totalmente ripensata, in collaborazione
con gli autori: questi autori devono poter esprimere ed essere riconosciuti come persone
che forniscono un lavoro, che non può essere “rubato” così, senza pensarci due volte.
Bisogna quindi ripensare tutta la legislazione del diritto d’autore e a questo riguardo
sono in corso riflessioni molto importanti.
D. – Il diritto d’autore è una
questione solo legislativa o anche un dibattito che dovrebbe coinvolgere tutti?
R.
– Penso che dovrebbe coinvolgere tutti, perché spesso il lavoro dell’autore non viene
riconosciuto come un lavoro dalla gente comune. Tutto quello che è un po’ astratto,
quei momenti creativi della scrittura che non sono quantificabili, per la gente comune
non sono facili da individuare. Quindi, l’incontro con gli scrittori in questa Giornata
è molto importante proprio per far capire cosa vi sia dietro questo lavoro e perché
i diritti d’autore siano così importanti. Non sono soltanto tasse o un prezzo da pagare.
E’ il riconoscimento di un lavoro come qualsiasi altro. Dovrebbe essere valorizzato
soprattutto rispetto agli editori o ai librai che percepiscono – bisogno ricordarlo
– una percentuale di questo lavoro. Oggi, la sfida è quella di far capire che la lettura
è comunque un vincolo sociale molto importante e lo vediamo dall’importanza che questa
Giornata ha per molta gente, soprattutto italofona: lo vediamo in Ticino, lo vediamo
in Italia, che la gente partecipa con molto entusiasmo a tutte le manifestazioni che
vengono organizzate attorno al libro e alla lettura.
D. – Il libro è comunque
sempre un veicolo di cultura. Anche l’e-book è veicolo di pensieri, storie che fanno
parte dell’uomo: ricordiamo la ricchezza di tutto ciò in un mondo che sembra andare
molto, molto di fretta e che sembra talvolta disprezzare ciò che approfondimento o
riflessione?
R. – Il libro, la lettura, è un atto un po’ intimo: ci si mette
un po’ da parte, ci si prende quell’attimo di tempo per lanciarsi o in un mondo di
fantasia o in una riflessione politica, sociale, storica. La lettura è un momento
in cui ognuno può ritrovare se stesso. Quindi, nell’era attuale è ancora più importante
dare uno spazio a questo gesto, a questo momento che ci permette di ritrovare l’essenza
di ciò che siamo.