Comunità indigene in Ecuador: missione della Corte interamericana dei diritti umani
Una rappresentanza della Corte interamericana dei diritti umani (Cidh) è da ieri in
Ecuador per una visita alla comunità indigena amazzonica Sarayaku, 200 km a sud est
di Quito. Obiettivo della missione, riporta l’agenzia Misna, è raccogliere ulteriori
informazioni prima di emettere una sentenza nel processo intentato dai nativi contro
lo Stato per danni inflitti ai loro territori. Intervistato dalla stampa locale, il
presidente della comunità Sarayaku, José Gualinga, ha definito “storica” la visita
della Cidh: “Non vogliamo che si ripetano violazioni dei diritti dei popoli autoctoni,
dei diritti umani e dei diritti della natura. Pretendiamo - ha aggiunto - una giustizia
vera”. Il processo è cominciato nel 2003 quando i Sarayaku denunciarono le autorità
dell’Ecuador per aver concesso i loro territori in Amazzonia alla compagnia petrolifera
argentina ‘Compañía General de Combustibles’. Nel 2011 la società si è ritirata dal
Paese sostenendo di non riuscire ad operare a causa della dura reazione dei nativi.
Ma, secondo i Sarayaku, nei loro territori sono stati abbandonati fino a 1400 kg di
materiali esplosivi che hanno gravemente messo in pericolo la popolazione: circostanza,
questa, comprovata dalla Cidh che nel 2004 ha già raccomandato misure a tutela dei
nativi. (G.A.)