Ottavo anno di Pontificato: l’editoriale di padre Lombardi
In questa settimana, che si va chiudendo, la Chiesa ha festeggiato con gioia e gratitudine
al Signore il 7.mo anniversario di Pontificato di Benedetto XVI. Una ricorrenza, quella
del 19 aprile, che ha seguito di tre giorni l’85.mo compleanno di Joseph Ratzinger.
Proprio da questi due felici eventi, muove la riflessione del nostro direttore generale,
padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per “Octava dies”, il settimanale
d’informazione del Centro Televisivo Vaticano:
Si sono appena
conclusi i bei festeggiamenti per l’85.mo anno di Papa Benedetto e il 7.mo del suo
Pontificato. Naturalmente i bavaresi continueranno ancora a festeggiarlo, com’è giusto,
non avendo potuto venire tutti a Roma nei giorni scorsi. Ma ormai è cominciato l’ottavo
anno e crediamo doveroso fare auguri al Papa in questa prospettiva. Gli auguriamo
di poter condurre in porto il dialogo con la Fraternità San Pio X come egli auspica,
cioè in modo che si superi una dolorosa frattura senza che se ne aprano di nuove.
Gli auguriamo di dare un messaggio di amore e di speranza per le famiglie
del mondo in occasione del suo viaggio a Milano. Gli auguriamo che i suoi richiami
ed inviti alla comunione nella Chiesa, per i gruppi dissenzienti, siano ascoltati
con rispetto e attenzione, e capiti nella loro importanza. Gli auguriamo che il cammino
di rinnovamento della Chiesa in Irlanda dopo la Visita apostolica continui e si rafforzi
anche grazie al Congresso Eucaristico di Dublino. Che il risanamento delle ferite,
la purificazione e la prevenzione dopo la crisi degli abusi sessuali si consolidi
in tutta la Chiesa con l’impegno delle diverse Conferenze episcopali, così da diventare
un vero servizio per tutta la società nella difesa dei minori. Che il viaggio in Libano
gli dia la possibilità di un messaggio di pace per i drammatici conflitti nella regione
e di incoraggiamento per le comunità ecclesiali provate.
Che l’anniversario
del Concilio Vaticano II sia occasione per una comprensione adeguata e serena del
suo messaggio epocale, “bussola per la Chiesa del nostro tempo”. Che il Sinodo sulla
nuova evangelizzazione arricchisca la Chiesa di creatività e di slancio nella sua
missione. Che l’Anno della Fede non sia solo una successione di lodevoli iniziative
e di belle celebrazioni, ma un’esperienza di rinnovamento del rapporto profondo dei
credenti con Dio e il suo Figlio Gesù Cristo, in un contesto di oblio sempre più diffuso
della dimensione religiosa della vita e del cammino umano nella storia. Gli auguriamo
anche di poterci donare l’ultima parte della sua opera su Gesù. Infine, i brasiliani
sono già scatenati nella preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù di Rio
de Janeiro. Ma questo riguarda già il nono anno.