2012-04-21 12:27:00

Beatificazione di Maria Agnese Teresa, missionaria nel nome della Vergine di Guadalupe


Grande gioia oggi a Città del Messico, per la Beatificazione, nella Basilica di Nuestra Señora de Guadalupe, di Maria Agnese Teresa del Santissimo Sacramento, al secolo Emanuela di Gesù Arias Espinosa, fondatrice delle Congregazioni delle Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento e dei Missionari di Cristo per la Chiesa Universale. A rappresentare Benedetto XVI, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Il servizio di Giada Aquilino:RealAudioMP3

“Volevo soltanto amare e donarmi tutta a Dio”. Con queste parole Emanuela di Gesù Arias Espinosa riassumeva il sentimento della fede e dello spirito missionario che avrebbero contraddistinto tutta la sua vita. Nata nel 1904 a Ixtlàn del Rio, in Messico, quinta di otto figli, crebbe in una famiglia di autentici cristiani. Negli anni ’20, quando in Messico infieriva la persecuzione religiosa, in ‘Manuelita’ maturò chiara la volontà di vivere immersa nell’amore divino. Lo capì nel 1924, quando si tenne il Congresso eucaristico nazionale. Due anni dopo, nel 1926, la giovane si consacrò all’amore misericordioso. Ma, per il continuo timore di persecuzioni, in quel periodo le religiose rifiutavano di accettare aspiranti alla vita consacrata. Emanuela dovette quindi trasferirsi negli Stati Uniti: nel 1929 entrò nel monastero delle Clarisse Sacramentine a Los Angeles, in California. Il 12 dicembre 1930 emise i suoi voti temporanei davanti all’immagine della Santissima Vergine di Guadalupe e un anno dopo i voti perpetui. Madre Maria Agnese visse per sedici anni in monastero, ma il desiderio di essere missionaria crebbe nel tempo; la sua missione - comprese - non si esplicava soltanto nella preghiera e nel sacrificio ma nell’andare per il mondo proclamando il Vangelo, seguendo l’esempio di Gesù Missionario: “da tanto tempo - diceva - Dio ha messo nel mio cuore questo desiderio”. Così il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, riassume questo periodo della vita di ‘Manuelita’:

“Il carattere aperto e dinamico, che ben si adattava alla vita attiva, spinsero la nostra Beata a desiderare un apostolato, che potesse svolgersi anche fuori dal monastero, in una vera e propria missione evangelizzatrice, per diffondere il messaggio di Cristo in terre lontane. Questo suo sogno si realizzò nel 1945 nella città di Cuernavaca, con sei religiose distaccate dal monastero dell'Ave Maria. Queste Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento univano la vita contemplativa con quella attiva, sotto la protezione della Santissima Vergine di Guadalupe. La nuova Congregazione ebbe subito una fioritura prodigiosa con numerose vocazioni e fondazioni”.

Il 22 giugno 1951 venne firmato a Roma il Decreto che approvava la trasformazione da Clarisse di clausura in Congregazione missionaria col nome di Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento. Madre Maria Agnese fu nominata prima superiora generale. Nella frase di San Paolo: “Oportet Illum regnare”, la Congregazione ha sempre espresso il desiderio di portare a tutti l’amore di Dio e della sua Madre Santissima, invocata come Vergine di Guadalupe. Un carisma, questo, attuale anche oggi:

“Oggi, in America Latina e in tutta la Chiesa, c'è urgenza di evangelizzazione, non solo come primo annuncio per coloro che ignorano il Vangelo, ma anche come riproposizione della parola di Dio per coloro che l'hanno dimenticata e trascurata e che conducono un’esistenza lontana dalla verità della parola di Gesù e dai Sacramenti salvifici della Chiesa”.

Dal Messico, partirono le missioni per Giappone, Sati Uniti d’America, Costa Rica, Indonesia, Sierra Leone, Italia, Spagna, Irlanda, Nigeria, Corea, India, Russia e Argentina. Il lavoro missionario abbracciò ogni ambiente sociale. L’impegno di Madre Maria Agnese ad estendere il Regno di Cristo si evidenziò nel suo instancabile zelo apostolico e nella fondazione della sua Famiglia Missionaria che oggi comprende le Missionarie Clarisse del Santissimo Sacramento, i Missionari di Cristo per la Chiesa Universale e le Vanguardie Clarisse (missionari laici). Dopo la morte di madre Agnese, il 22 luglio 1981, sono nati i vanclaristi consacrati e il gruppo sacerdotale “Madre Ines”.

La beatificazione di Madre Agnese giunge a pochi giorni dal viaggio di Benedetto XVI in Messico e può essere letta – ha spiegato il cardinale Amato – “come un ulteriore dono che il Santo Padre fa alla Chiesa e al popolo messicano”:

“Con la sua breve visita in Messico, il mese scorso, ha desiderato stringere idealmente la mano a tutti i messicani, presenti dentro e fuori la nazione, per sostenerli e per ringraziarli del loro radicamento nella fede cattolica e del loro amore a Cristo Re e alla Chiesa”.







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