2012-04-20 08:51:18

Sudan: il vescovo di Khartoum invoca la pace


Bisogna riprendere subito a trattare perché le conseguenze di un nuovo conflitto su larga scala sarebbero disastrose: lo dice all'agenzia Misna mons. Daniel Adwok, vescovo ausiliare di Khartoum, mentre lungo la frontiera comune continuano gli scontri tra gli eserciti dei due Sudan. “Se Juba e Khartoum non tornano a negoziare – sottolinea mons. Adwok – sarà impossibile rimuovere le cause del conflitto; i governi non hanno fiducia l’uno dell’altro e per questo serve l’aiuto della comunità internazionale”. Il vescovo parla con la Misna dopo che, tra mercoledì e ieri, il presidente sudanese Omar Hassan al Bashir ha detto di voler rovesciare il governo di Juba e definito “insetti” gli ex ribelli al potere nello Stato del Sud divenuto indipendente nel luglio scorso. Il ritorno a una retorica bellicista si è accompagnato a nuovi scontri lungo la frontiera, una linea che corre per 1800 chilometri attorno ai pozzi di petrolio, il tesoro che infiamma il conflitto. Secondo un portavoce militare di Juba, negli ultimi due giorni l’esercito del Sud ha respinto due offensive condotte dalle Forze armate di Khartoum al di qua del confine naturale costituito dal fiume Bahr El Ghazal. Mons. Adwok è preoccupato per le notizie che giungono dal fronte, per la retorica usata nei comizi e perché ricorda le sofferenze di un passato recente. “Si torna a parlare di guerra – dice il vescovo – sette anni dopo la fine del conflitto civile: è terribile”. (R.P.)







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