2012-04-20 15:36:14

Presentata la prossima Beatificazione di Giuseppe Toniolo. Intervista col postulatore


Verrà beatificato il prossimo 29 aprile Giuseppe Toniolo, “l’apostolo della Rerum Novarum”. La celebrazione sarà presieduta dal cardinale Salvatore De Giorgi e vi si attendono circa cinquemila persone. Vissuto a cavallo fra metà ‘800 e primi del '900, Toniolo fu marito, padre di sette figli, professore di Economia ma non solo. Nel 1907, fu promotore della prima Settimana Sociale dei cattolici italiani, nonché presidente dell’Unione popolare, sostenitore del credito cooperativo. In occasione dell’evento, stamani sono state presentate le tante iniziative fra le quali, la sera prima, sabato 28 aprile, una Veglia di preghiera sul Sagrato della Basilica di San Pietro. Al microfono di Debora Donnini, il postulatore della Causa di beatificazione e vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino:RealAudioMP3

R. - Tutte le dimensioni della vita ordinaria si trovano nella sua esistenza e, dunque, nella sua santità, a partire dalla famiglia. E’ stato uno sposo e un padre di sette figli. E poi la vita professionale: era professore di economia e si è anche specializzato nell’impegno sociale, per dare al mondo cattolico un impulso all’interesse per la società e questo lo ha proiettato su quello che oggi diremmo il grande spazio della politica, anche se a suo tempo non era politica in senso stretto. Dunque, un laico che si è fatto santo davvero attraverso la vita quotidiana, e quello che può dire all’uomo d’oggi è che “la santità è un obiettivo possibile“.

D. - Un Santo quanto mai attuale, pensando al panorama che viviamo per la crisi economica. Toniolo si è contrapposto, sia al marxismo sia al capitalismo: ha difeso la piccola proprietà privata, ha difeso i diritti dei lavoratori, si è impegnato per la diffusione della Rerum Novarum. Questa via che ha abbracciato, quanto è attuale oggi?

R. – Attualissima. Oggi, stiamo riscoprendo un principio fondamentale: non è possibile costruire il grande mondo dell’economia, senza legarlo strettamente all’etica. Questo è il principio da cui Toniolo è partito: l’economia a partire dalla persona e a servizio della persona, la proprietà come espressione della persona, ma naturalmente riferita a un individuo concepito anche in termini relazionali. Per cui, la proprietà non è tutta in funzione degli egoismi del singolo, ma è una proprietà che poi viene messa anche in circolo perché se ne sviluppa la dimensione sociale – per quanto riguarda la definizione stessa della democrazia, come modo di concepire la società, dice Toniolo – a vantaggio di coloro che sono i più deboli, più poveri.

D. – Qual’è stato il miracolo che ha permesso la Beatificazione di Toniolo?

R. – Nel 2006, un giovane conterraneo di Toniolo, a Pieve di Soligo – nella comunità dove sono ancora conservate e venerate le spoglie di Toniolo – vive la sua serata "brava". Cade dall’altezza di diversi metri, con esiti che facevano pensare al peggio. Per alcuni giorni, è di fatto in una situazione drammatica. La famiglia si rivolge alla parrocchia, che fa una crociata di preghiera per lui. Questo giovane si chiama Francesco Bortolini e nel giro di pochi giorni, in concomitanza con questa preghiera, comincia a star meglio – e lo vedremo alla Beatificazione, dove si pensa che porterà le reliquie del Toniolo, fino all’altare. Una grazia autentica – espressione di un disegno di Dio – che oggi consente alla Chiesa di vedere questo suo figlio elevato agli onori degli altari. Mi sembra importante che la Beatificazione del Toniolo arrivi in un momento di crisi che porta tanta angoscia ed arriva come segno di speranza. Toniolo era un uomo di speranza, che sapeva trarre dal Vangelo e dalla contemplazione di Gesù risorto, la forza per guardare avanti.

D. – Può anche essere una guida per i cattolici, oggi impegnati nel sociale e nella politica?

R. – Direi assolutamente di sì. E’ una guida di alto livello. Occorre che ci rimettiamo a studiare alla scuola del Toniolo. Sono passati decenni dalla sua morte – nel 1918 – e sicuramente c’è qualcosa di datato in alcune espressioni del suo pensiero. Ma la sostanza del suo messaggio è di estrema attualità.







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