Il cardinale Antonelli: difendere la famiglia è costruire un baluardo alla crisi
Sostenere la famiglia “non come soggetto di bisogno ma come risorsa per il lavoro,
per la coesione e lo sviluppo”: è un cambio di prospettiva quello che ha suggerito
il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia,
intervenuto ieri sera a Milano al ciclo di incontri in preparazione al VII Incontro
mondiale delle famiglie, in programma nel capoluogo lombardo dal 30 maggio al 3 giugno
prossimi. Il servizio da Milano di Fabio Brenna:
Il tema, “La
famiglia, il lavoro, la festa” rappresenta un’occasione, ha detto il cardinale Antonelli,
per affrontare temi di portata universale:
“Mi pare che il tema stesso dell’Incontro
mondiale delle famiglie a Milano non sia un tema specificamente ecclesiale, ma in
fondo è un tema civile: la famiglia, il lavoro, la festa riguardano tutti. Ovviamente
noi, da cristiani, lo vediamo anche in una prospettiva più profonda: una prospettiva
teologica, spirituale e pastorale. Sono valori umani fondamentali, sono caratteristici
dell’esistenza stessa umana, sono le dimensioni caratteristiche della dimensione umana”.
Famiglia sempre più sola, ma sempre più baluardo, specie in tempi di crisi.
Ma la famiglia non è solo chiamata ad essere ammortizzatore sociale: la crisi cui
deve far fronte “prima dei redditi riguarda i valori”, secondo il cardinale Antonelli.
Quella contemporanea è dunque una famiglia chiamata a compiti sempre più difficili,
ma lasciata sostanzialmente senza mezzi e senza aiuti con, però, la grande risorsa
che le è propria, quella educativa, apportatrice di valori e di stili di vita che
possono far ripartire l’intera società:
“La famiglia possiede tante energie
che possono contribuire anche al superamento della crisi, a preparare un futuro migliore
per tutti. La famiglia trasmette anche un patrimonio culturale, anche di competenze
e opera anche sul piano economico: quante imprese ci sono a conduzione familiare?
Sono tantissime e in molti Paesi sono la spina dorsale dell’economia”.
Nell’ambito
dello stesso incontro, cui hanno partecipato gli amministratori di Comune e Regione,
i sociologi Aldo Bonomi e Chiara Giaccardi si sono concentrati sui cambiamenti della
struttura familiare in un contesto di crescente latitanza del senso di comunità.