Cancellieri alla Camera sugli algerini rimpatriati. Padre La Manna: spesso manca la
dignità
Il ministro dell'Interno, Cancellieri, interviene alla Camera sul caso dei due algerini
rimpatriati sul volo Roma-Tunisi. I due erano in una foto erano stati ritratti con
del nastro adesivo sulla bocca. Per il ministro utilizzare ''misure coercitive'' come
lo scotch nei rimpatri è un comportamento ''estemporaneo'' e, soprattutto ''offensivo
della dignità della persona''. Alessandro Guarasci ha sentito il presidente
del Centro Astalli, padre Giovanni La Manna:
R. - Ci sono
tante criticità che toccano la dignità delle persone, quindi non solo quell’immagine,
ma pensiamo anche alle situazioni che vivono in particolare i richiedenti asilo, i
rifugiati , gli immigrati che arrivano in Italia. In molte situazioni, manca dignità.
Noi vorremmo che l’attenzione fosse focalizzata anche su come facciamo arrivare in
tutta sicurezza le persone in Italia, soprattutto quelle alle quali riconosciamo la
possibilità di richiedere asilo politico. Ora, focalizzarsi solo sull’emergenza, sulla
foto, secondo me è riduttivo.
D. - Secondo lei, bisogna andare oltre il sistema
dei "Cie" (Centri di identificazione ed espulsione) e dei "Cara" (Centri di accoglienza
richiedenti asilo)?
R. – Per quanto riguarda il sistema dei Cie, noi siamo
contrari a una forma di detenzione per gli immigrati: chi è penalizzato dal fatto
di non avere un documento finisce in un centro di detenzione. Questo ci preoccupa
e non lo condividiamo. Per quanto riguarda i Cara, sono delle realtà pensate per accogliere
i richiedenti asilo, dunque quello noi chiediamo è che siano realtà dignitose, dei
luoghi umani.
D. – Dunque, da quanto ho capito, serve un cambiamento di politica
rispetto a quanto è avvenuto fino pochi mesi fa...
R. - Direi che, più di un
cambiamento, abbiamo bisogno di una politica seria e onesta per quanto riguarda il
fenomeno dell’immigrazione, dei richiedenti asilo e rifugiati. Ora viviamo un contesto
particolarmente delicato. Finalmente, forse, abbiamo l’opportunità, che nasce da una
crisi, per arrivare a una vera politica che governi onestamente questo fenomeno, anche
perché si stanno spendendo dei soldi, e si continuano a spendere dei soldi, nell’accoglienza
e nei centri Cie. Saremmo interessati a capire, come vengono spesi questi soldi, e
se questi soldi vengono spesi per le persone.