Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede rivolta alle Superiore Maggiori
degli Stati Uniti
Rinnovare per offrire un più solido fondamento dottrinale: questo l’obiettivo sotteso
dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nella Valutazione dottrinale delle
attività della Leadership Conference of Women Religious. Il documento è stato al centro,
mercoledì, di un incontro tra i superiori del dicastero vaticano e le rappresentanti
della Conferenza di Superiore di Ordini religiosi presenti negli Stati Uniti. Il servizio
di Roberta Gisotti.
“Rafforzare
una ecclesiologia di comunione” è l’intento principale della Valutazione, condotta
fin dal 2008 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nei confronti della Conferenza
di Superiore Maggiori negli Stati Uniti, spiega in una nota il cardinale William Levada,
prefetto del dicastero vaticano. Il documento, pubblicato ieri, ha lo “scopo – sottolinea
il porporato – di incoraggiare un rinnovamento paziente e collaborativo di questa
Conferenza”, “per dotare le sue molteplici e lodevoli iniziative ed attività di un
più solido fondamento dottrinale”. E l’incontro svoltosi in Vaticano è stato “il primo
passo – osserva il cardinale Levada - per attuare i risultati della valutazione”,
offrendo “la possibilità di esaminare il documento in uno spirito di rispetto reciproco
e collaborazione, nella speranza di evitare ogni eventuale incomprensione degli intenti
e degli scopi del testo.”
La Valutazione – chiarisce un comunicato del dicastero
– “riguarda l’Associazione delle Superiore Maggiori e non si occupa della fede e della
vita delle religiose negli Istituti membri di tale Associazione”. Sono però emersi
“problemi dottrinari seri che toccano molti nella Vita consacrata”. Nella Valutazione
si riferisce di posizioni non accettabili manifestate nelle Assemblee annuali dell’Associazione
e di posizioni di dissenso – ad esempio in tema di ordinazione delle donne e di approccio
pastorale all’omosessualità - o di affermazione di femminismo radicale incompatibili
con l’insegnamento cattolico.
Ricorda il dicastero che “le Associazioni di
Superiori maggiori sono espressione della collaborazione tra la Santa Sede, i Superiori
generali e le Conferenze episcopali a sostegno della Vita consacrata”. Da qui la necessità
di prevedere per l’Associazione “un solido radicamento dottrinale nella fede della
Chiesa”. A tal fine la Santa Sede ha nominato mons. Peter Sartain, arcivescovo di
Seattle “Delegato per l’esame, la guida e l’approvazione, se necessario, del lavoro
dell’Associazione (LCWR)”, lavorando insieme alle sue rappresentanti “per realizzare
gli obiettivi delineati nella Valutazione.” Il delegato riferirà poi alla Congregazione
per la Dottrina della Fede, che informerà e consulterà gli altri due dicasteri interessati
quello per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e quello
per i Vescovi. “La Santa Sede – conclude il cardinale prefetto Levada – spera in questo
modo di offrire un contributo di rilievo per il futuro della vita religiosa negli
Stati Uniti”.