2012-04-19 11:13:09

Messico: i vescovi incontrano i 4 candidati alle presidenziali del primo luglio


Oltre 120 vescovi del Messico sono riuniti per la loro 93.ma Assemblea plenaria presso il "Lago di Guadalupe" (Municipio di Cuautitlán Izcalli). Nel corso dell'incontro stanno ricevendo e ascoltando i 4 candidati alle elezioni presidenziali del mese di luglio. In particolare, e in armonia con il tema della plenaria - "Le nostre famiglie, discepole e missionarie di Gesù"- i vescovi desideranno ascoltare da questi politici le loro politiche e principi nell'ambito della famiglia severamente insediata da molteplici fattori culturali, etici, economici e politici. Secondo l'agenda, la prima ad essere ricevuta martedì scorso è stata la militante del Pan (Partito d'Azione Nazionale), Josefina Vázquez Mota; oggi sarà la volta del candidato del "Movimiento Progresista", Andrés Manuel López Obrador e quello dell'alleanza "Compromiso por México", Enrique Peña Nieto. Infine, domani sarà il turno di Gabriel Quadri de la Torre, aspirante della "Nueva Alianza a la Presidencia de la República". Gli incontri hanno carattere privato e dunque non sarà consentito l'ingresso alla stampa. I candidati avranno un tempo adeguato per fare un'esposizione generale del proprio programma e poi si renderanno disponibili per rispondere alle richieste dei vescovi. E' certo che molte di queste domande riguarderanno questioni come la povertà, lo sviluppo, l'educazione, la salute e i diritti umani anche perché sono tutte questioni che fanno parte degli argomenti sui quali rifletteranno gli stessi vescovi, i quali, tra l'altro, com'è tradizione, riceveranno sia il Ministro degli Interni, Alejandro Poiré Romero, sia il Governatore dello Stato di México Eruviel Ávila Villegas. Il 20 marzo scorso, in un ampio documento intitolato "La democrazia in Messico ha bisogno di consolidarsi nella pace, nello sviluppo, nella partecipazione e nella solidarietà", i vescovi messicani si erano detti convinti "che il sistema democratico è l'opzione migliore per la costruzione e lo sviluppo di una società equa". Ricordando inoltre che la pace "non è l'assenza di equilibrio tra forze avversarie", i presuli rilevano che per raggiungerla occorrono "una corretta concezione della persona umana" e "un ordine fondato sulla giustizia e sulla carità". La sfida etica che affronta il Paese e le sue istituzioni esige la "partecipazione (di tutti i cittadini) nella cosa pubblica, senza lasciare questo compito solo ai militanti dei partiti", sottolinea il documento dei vescovi che dopo un'ampia analisi sulla povertà di molti messicani, insistono: "Per recuperare la nobiltà e il significato della politica serve, perché indispensabile, la partecipazione dei cristiani nella vita pubblica". In conclusione i vescovi esortano tutti all'esercizio del "diritto-dovere del voto che deve accompagnarsi sempre dalla presenza attiva nelle istituzioni tramite la partecipazione, la collaborazione e la vigilanza".(A cura di Luis Badilla)







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