"Dopo il grande
Papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore
nella vigna del Signore". Sono le parole, ormai passate alla storia, pronunciate da
Benedetto XVI il 19 aprile di sette anni fa, poco dopo la sua elezione alla Cattedra
di Pietro. Ed è proprio la cifra dell'umiltà, come atteggiamento di affidamento totale
alla volontà di Dio, ma anche di rinuncia, disponibilità, umorismo e gioia, la più
adatta per leggere questo Pontificato. E' la riflessione di Andrea Monda nel
libro "Benedetta umiltà. Le virtù semplici di Joseph Ratzinger'" edito dalla
Lindau. Con lui, e con il vaticanista Sandro Magister, tracciamo il
ritratto di un Papa umile e umorista - lontano dagli abusati cliché del rigido pastore
tedesco -, un Papa convinto che "il cristianesimo dà gioia e allarga gli orizzonti".
(a cura di Fabio Colagrande)