Aperta in Brasile la plenaria dei vescovi: la riflessione del cardinale Damasceno
Assis
Oltre 330 vescovi della più grande Conferenza episcopale del mondo, quella brasiliana,
hanno iniziato ad Aparecida la loro 50.ma Assemblea plenaria, che si protrarrà fino
al 26 aprile. Un appuntamento dal carattere fortemente celebrativo, come spiega al
microfono del nostro inviato, Silvonei Protz, il presidente dei vescovi del
Brasile, il cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescvovo di Aparecida:
R. – E’ un’assemblea
speciale perché celebriamo il 60.mo anniversario della creazione della nostra Conferenza.
Inoltre, in comunione con la Chiesa universale, celebriamo anche il 50.mo anniversario
del Concilio Vaticano II, che è certamente il più grande evento della Chiesa del 20.mo
secolo. E saremo uniti al Santo Padre nella celebrazione dell’Anno della Fede, che
si aprirà a Roma il prossimo ottobre. Sarà, quindi, un’assemblea commemorativa.
D.
– Cosa possiamo dire di questi lavori e dei temi che i vescovi – più di 335 - affronteranno
nei prossimi dieci giorni?
R. – Il tema centrale di quest’assemblea è fondamentale
per la pastorale "La parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa". Abbiamo
studiato ed affrontato questo argomento già due anni fa, ed ora viene riproposto in
quest’assemblea per una sua conclusione, con un documento ufficiale ispirato all’Esortazione
post-sinodale Verbum Domini. Speriamo che questo documento faciliterà la diffusione
della Parola di Dio, come pure lo studio e l’amore nei confronti di questa Parola
nella vita dei nostri fedeli.
D. – Il Brasile accoglierà i giovani di tutto
il mondo, il prossimo anno, a Rio de Janeiro...
R. – Siamo nella fase preparatoria.
L’icona e la Croce sono in pellegrinaggio per tutto il Brasile. Adesso si trovano
nello Stato del Maranhao, nel nordest, e secondo la testimonianza dei vescovi l’accoglienza
della Croce e dell’icona della Vergine è straordinaria in tutte le diocesi brasiliane.
In questa assemblea, dedicheremo anche una parte alla verifica della preparazione,
a quale sia il suo stato attuale, e vedremo quanta strada dovremo ancora percorrere
per preparare la Gmg, che speriamo produca molti frutti per i giovani - non soltanto
brasiliani, ma anche dell’America Latina e di tutto il mondo - che verranno a Rio.
(vv)