mons. Simone Giusti, vescovo di Livorno La morte, quando
prende un giovane, è qualcosa di sconvolgente. Che ti prenda da sano, sconvolge. La
morte del giovane Morosini ha sconfitto il tabù della morte, di cui non si parla nella
società moderna. La medicina può allungare la vita ma non vince la morte. Il giocatore
del Livorno, nomnostante tutte le sofferenze, si impegnava per i familiari, per i
più deboli, frequentava i campeggi parrocchiali. E' l'esempio che anche nella sofferenza,
con Gesù nel cuore, si può anche sorridere e vincere la morte. Dopo l'omaggio
della città di Livorno alla salma di Permario Morosini, i funerali del giocatore amaranto
morto sabato scorso durante la partita con il Pescara si svolgono a Bergamo. (di
Luca Collodi)