La nuova risposta della Fraternità San Pio X presto all’esame del Papa
E’ giunto martedì in Vaticano il testo di risposta della Fraternità Sacerdotale San
Pio X, che era stato richiesto dal cardinale William Levada, prefetto della Congregazione
per la Dottrina della Fede. Il servizio di Roberta Gisotti:
La richiesta
c’era stata nell’incontro del 16 marzo scorso in Vaticano con il superiore generale
della Fraternità Bernard Fellay. In quella occasione il cardinale Levada, preoccupato
di evitare una rottura ecclesiale dalle conseguenze "dolorose e incalcolabili", aveva
invitato mons. Fellay a chiarire entro un mese la sua posizione “al fine di poter
giungere alla ricomposizione della frattura esistente, come auspicato dal Papa.” La
risposta di mons. Fellay sarà ora esaminata dal dicastero vaticano e successivamente
sottoposta al giudizio del Santo Padre. A renderlo noto è la Commissione Ecclesia
Dei, incaricata di facilitare la piena comunione dei membri della Fraternità fondata
da mons. Marcel Lefebvre che desiderano rimanere uniti al Successore di Pietro nella
Chiesa cattolica. La risposta di mons. Fellay è “sensibilmente diversa” dalla precedente,
giudicata dalla Santa Sede “insufficiente”, e sarà valutata “in tempi brevi, ha aggiunto
padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, che - interpellato
dai giornalisti - ha definito il nuovo testo “un passo avanti e un fatto incoraggiante”.
Il testo, giunto dalla Fraternità lefebvriana, contiene - ha anticipato padre Lombardi
– “anche proposte di integrazione o precisazioni sul testo del Preambolo”, il documento
dottrinale, consegnato il 14 marzo dello scorso anno dalla Congregazione per la Dottrina
della Fede alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, posto come “base fondamentale per
il conseguimento della piena riconciliazione con la Sede Apostolica.” Un processo
iniziato – ricordiamo - il 29 gennaio del 2009, con la decisione di Benedetto XVI
di revocare la scomunica a quattro presuli consacrati dall’arcivescovo Lefebvre e
di aprire al tempo stesso dei colloqui dottrinali con la Fraternità.