Il cardinale Koch presenta il suo libro sul pensiero teologico di Benedetto XVI
Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità
dei Cristiani, ha presentato in questi giorni a Roma il suo libro “Il mistero del
granello di senape. Fondamenti del pensiero teologico di Benedetto XVI”, primo volume
di una collana realizzata con il patrocinio dell’”Istituto Papa Benedetto XVI”. Philippa
Hitchen ha chiesto al cardinale Kurt Koch di spiegarci perché abbia scelto
per il titolo l’immagine del granello di senape:
R. – "Because this image of
the Bible... Perché l’immagine della Bibbia, della Sacra Scrittura è un’immagine
che il Santo Padre usa sempre. Questo indica che tutto ciò che nel mondo e nella Chiesa
è importante comincia da un piccolo seme. Il Santo Padre ha interpretato questa immagine
per dire che la Chiesa è sempre tra il Venerdì Santo e la Pasqua. Questo essere in
mezzo tra il Venerdì Santo e la Pasqua viene indicato da questa immagine".
D.
– E’ particolarmente appropriato per un Papa nato proprio il Sabato Santo …
R.
– "It’s clear that the Holy Father... E’ chiaro che il Santo Padre interpreta la
sua vita sempre nella luce della Pasqua, perché nato e battezzato proprio il Sabato
prima della Pasqua, in mezzo tra il Venerdì Santo e la Pasqua".
D. – Si festeggia
il settimo anniversario del Pontificato, oltre al suo 85.mo compleanno. Quale ritiene
sia stato il contributo più significativo di Benedetto XVI al lavoro ecumenico da
voi svolto negli ultimi sette anni?
R. – "I think what the Holy Father... Penso
che quello che il Santo Padre ha detto ad Erfurt, nell’incontro con la Chiesa evangelica,
in Germania, sia molto importante per la sua visione ecumenica: e cioè che la questione
di Dio è la questione più importante di oggi, nella nostra società, ed è molto importante
che tutte le Chiese e le comunità diano testimonianza della presenza di Dio in questo
mondo. In secondo luogo, ha sottolineato la visione cristocentrica della fede cristiana:
penso che possiamo concentrare tutta la nostra testimonianza cristiana nel Signore
Risorto. Questo è il fondamento più profondo dell’ecumenismo". (ap)