Turchia: il presidente dei vescovi ricevuto dall’Assemblea nazionale
L’annosa questione del riconoscimento giuridico della Chiesa cattolica in Turchia
è stata al centro ieri dell’audizione presso la Grande Assemblea nazionale turca,
di mons. Ruggero Franceschini, presidente della Conferenza episcopale turca (Cet).
L’incontro, si legge in una nota della Cet ripresa dall’agenzia Sir, è stata un’iniziativa
dell’ambasciatore turco presso la Santa Sede, Kenan Gürsoy. Mons. Franceschini è stato
accompagnato da mons. Louis Pelâtre, vicario apostolico di Istanbul, da mons. Georges
Khazzoum (per gli armeno-cattolici), da mons. Yusuf Sað (per i sirocattolici) e dal
portavoce della Cet, Rinaldo Marmara. Lo scorso 20 febbraio il Patriarca ecumenico
di Costantinopoli, Bartolomeo I, è stato sentito dalla Commissione parlamentare che
sta lavorando alla redazione della nuova Costituzione turca. In quella occasione il
patriarca rappresentò alcune istanze, tra cui il riconoscimento delle comunità religiose
come persone giuridiche, in modo che possano acquistare proprietà e beneficiare dei
fondi comunitari. In un’intervista rilasciata all'agenzia Sir, mons. Franceschini
riferendosi all’audizione di Bartolomeo I parlò di “un passo molto importante e valido
che va nella giusta direzione del diritto e del rispetto delle minoranze” aggiungendo
che “il riconoscimento giuridico, per cui credo sia solo questione di tempo, non può
essere negato a un’istituzione viva operante nella società come la Chiesa”. (R.P.)