2012-04-17 15:34:04

Orissa: dopo il rilascio degli ostaggi italiani si guarda allo sviluppo delle comunità tribali


“Urge pianificare una strategia di sviluppo” altrimenti “gruppi ribelli continueranno a ricorrere alla pratica dei sequestri o alla violenza”. Così all’agenzia Fides, Dhirendra Panda, attivista dei diritti umani e membro del Forum nazionale di solidarietà sul pericolo che vivono in Orissa le isolate comunità tribali a causa dei ribelli maoisti. In parallelo al rilascio dei due ostaggi italiani, Claudio Colangelo e Paolo Bosusco, altri gruppi di rapitori hanno continuato ad agire nella zona. “Le questioni politiche, sociali ed economiche che interessano queste comunità dovrebbero essere ripensate seriamente” aggiunge. Anche secondo padre Roy Kochupurackal, vicesegretario della Conferenza episcopale dell’Orissa, occorre riesaminare le politiche per il bene dello Stato e sottolinea: “Potenziali turisti sono scoraggiati dal visitare la Regione perché potrebbe essere considerata non sicura”. Secondo padre Ajaya Kumar Singh, direttore del Forum dell’Orissa per l’azione sociale, “i maoisti volevano ottenere visibilità e ci sono riusciti”. Ora la questione va affrontata in termini stringenti, investendo per le popolazioni tribali senza considerarle solo “in casi di crisi”. (G.M.)







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