Fmi: 2012 anno difficile per l'Italia. Dal Senato sì al pareggio di bilancio
Nel giorno in cui il Fondo Monetario Internazionale prevede per l’Italia nel 2012
un anno difficile, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge costituzionale
che introduce il principio del pareggio di bilancio in Costituzione. Al voto ha partecipato,
in qualità di senatore a vita, anche il presidente del Consiglio Mario Monti che oggi,
incontrando il primo ministro finlandese, ha indicato tra le priorità le riforme strutturali
e l’aumento della competitività. Diverse, inoltre, le novità previste dall’emendamento
al decreto legge sulle semplificazioni fiscali, approvato oggi dalla commissione Finanze
della Camera. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
L’Imu sulla
prima casa potrà essere pagata, a scelta del contribuente, in due o tre rate. La revisione
del catasto, annunciata con la delega fiscale, non farà aumentare le tasse sulla casa.
I Comuni potranno prevedere agevolazioni per anziani e disabili, che trasferiscono
la propria residenza in istituti di ricovero, e per gli italiani che vivono all’estero.
Le agevolazioni saranno finanziate con tagli ai ministeri di 280 milioni di euro e
con riduzioni della spesa, di oltre 60 milioni, per Inps e Inail. Ma sulla situazione
economica italiana pesa ancora la recessione. In base a stime del Fondo Monetario
Internazionale, secondo cui le prospettive per l’economia mondiale si stanno gradualmente
rafforzando, la ripresa per l’Italia inizierà solo nel 2013. Nel 2012 si prevede un
calo medio del Pil pari all’1,9 %. Per il pareggio di bilancio bisognerà attendere
almeno fino al 2017. Per la Banca d’Italia si tratta di previsioni pessimistiche.
Secondo il direttore generale, Fabrizio Saccomanni, una ripresa sarà possibile “già
alla fine di quest’anno”. Fonti di stampa rendono poi noto che nella bozza del Documento
di economia e finanza, all'esame del consiglio dei ministri di domani, il calo previsto
del Pil nel 2012 sarà dell’1,2%. Oggi, intanto, lo spread è calato a quota 372 e Piazza
Affari, la migliore tra le borse europee, ha chiuso con un rialzo del 3,68%.