India: il 25% dei posti nelle scuole sarà riservato ai bambini poveri
Le scuole pubbliche e private dell’India, a partire dal ciclo 2012-2013, dovranno
riservare il 25% dei posti a bambini e ragazzi poveri. Lo ha stabilito una sentenza
della Corte suprema, come riporta l'agenzia AsiaNews. “Negare a un bambino il diritto
di avere un’istruzione, significa privarlo del suo diritto a vivere con dignità e
libertà di parola ed espressione”, ha ricordato il giudice Sarosh Homi Kapadia nel
pronunciare il verdetto. Esclusi dal provvedimento, che rientra nel Right to education
act, la legge che prevede la scuola obbligatoria e gratuita per la fascia d’età dai
6 ai 14 anni, gli istituti delle minoranze che non ricevono sussidi. Tutti gli altri
percepiranno delle sovvenzioni, il 65% dal governo centrale, il 35% da quello statale.
I fondi stanziati a livello locale, comunque, varieranno da Stato a Stato in base
alle possibilità. Il governo spenderà circa 3mila rupie (45 euro circa) all’anno per
ogni bambino della scuola primaria. Su 1.250.755 scuole di istruzione primaria in
India, l’80% sono governative, il 5,8% private che godono di aiuti, il 13% private
che non ricevono sussidi. (G.M.)