Vacilla il cessate il fuoco in Siria, autobomba a Damasco
Autobomba questa mattina a Damasco, bombardamenti a Homs nella notte, spari contro
alcuni manifestanti a Daraa. La Siria continua a non avere pace, mentre la comunità
internazionale è al lavoro per l’invio di osservatori internazionali nel Paese. Il
servizio è di Salvatore Sabatino:
Il cessate il fuoco in Siria continua
a vacillare. Si moltiplicano, infatti, gli episodi di violenza nel Paese; l’ultimo
in ordine di tempo stamattina alla periferia di Damasco, dove un’autobomba ha causato
un morto e due feriti. Stanotte, invece, la tregua sarebbe stata violata a Homs, dove
ci sarebbero stati alcuni bombardamenti, mentre almeno 20 persone sono rimaste ferite
a Daraa, nel Sud del Paese, quando le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro
una manifestazione dell'opposizione. In tutti questi episodi, gli attivisti continuano
a puntare il dito contro i militari; ma il regime, da parte sua, nega ogni responsabilità.
Nel frattempo, manifestazioni pacifiche anti-Assad sono in corso ad Hama, nella regione
centrale del Paese, e al momento non sono segnalate violenze. Tutto questo mentre
al Palazzo di Vetro di New York si fa sempre più frenetica l’attività della diplomazia
internazionale; l’obiettivo è quello di giungere ad una risoluzione, da parte del
Consiglio di Sicurezza, sull’invio di osservatori internazionali nel Paese. Iniziativa
che vede concordi tutti, tranne la Russia, che continua a svolgere il ruolo di ago
della bilancia. Il nodo dovrebbe, comunque, essere sciolto nelle prossime ore, quando
si arriverà alla votazione.