Pakistan: è morto Cecil Chaudhry, eroe nazionale cattolico, avversario della “blasfemia”
Il Pakistan ha perso il suo “eroe nazionale”: si è spento infatti ieri sera a Lahore,
all’età di 72 anni, Cecil Chaudhry, ex capitano delle forze armate, fervente cattolico,
impegnato per i diritti umani e per l’istruzione. Chaudhry, stroncato da un male incurabile,
è morto in ospedale, con il conforto dei suoi cari (lascia quattro figli) di amici
e dei massimi leader della Chiesa cattolica in Pakistan. Nelle ultime ore della sua
vita erano presenti mons. Sebastian Shaw, amministratore apostolico di Lahore, mons.
Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale, padre
Yousaf Emmanuel, direttore della Commissione Giustizia e Pace nella Conferenza episcopale,
con cui Chaudhry aveva collaborato, Paul Bhatti, Ministro federale per l’Armonia nazionale.
Chaudhry ha servito la nazione come valente pilota di aviazione in due guerre fra
India e Pakistan (nel 1965 e nel 1971), distinguendosi per atti di eroismo. Militare
plurimedagliato e ottimo insegnante, dopo la pensione si è dedicato interamente al
servizio alla Chiesa, soprattutto nel campo dell’istruzione: è divenuto preside prima
del St. Anthony College a Lahore, poi del St. Mary College a Rawalpindi, facendosi
apprezzare come direttore, didatta, manager, uomo di fede e di cultura, di integrità
e di ampie vedute. Fra i suoi allievi e, come amava dire, “fra le sue creature” vi
è stato Shahbaz Bhatti, il ministro cattolico ucciso, per cui rappresentava un prezioso
consigliere. Al servizio nella formazione, ha unito l’impegno per la tutela dei diritti
umani, dichiarandosi apertamente contrario alla legge sulla blasfemia e appoggiando
la Commissione “Giustizia e Pace” nella campagna per la sua abolizione. Parlando all'agenzia
Fides, padre Yousaf Emmanuel, direttore della Commissione lo ricorda come “un grande
uomo, modello per la sua fedeltà alla nazione e alla Chiesa”. L’arcivescovo Coutts
dice a Fides: “E’ una grave perdita: era un uomo rispettato e amato da tutti che,
da cittadino cattolico, ha dato un altissimo contributo al Pakistan, mostrando quello
che i cristiani possono e vogliono essere per il Paese” I funerali di Stato di svolgeranno
domani, 15 aprile, a Lahore alla presenza delle massime autorità civili e religiose
della nazione. (R.P.)