2012-04-14 14:25:34

Golpe in Guinea Bissau. L'obiettivo è impedire il ballottaggio per le presidenziali


Netta condanna delle Nazioni Unite e delle principali cancellerie mondiali per il colpo di Stato avvenuto ieri in Guinea Bissau. I militari hanno arrestato il presidente, il premier e il capo di Stato maggiore. I golpisti hanno avviato colloqui per giungere ad un "governo di unità nazionale", ma molti analisti si dicono convinti che il golpe sia stato organizzato proprio per impedire il successo dell’attuale premier Gomes Junior al ballottaggio per le presidenziali. Stefano Leszczynski ha raggiunto telefonicamente in Guinea Bissau padre Davide Sciocco, direttore della radio locale ‘Sol Mansi’.RealAudioMP3

R. – Tutte le attività statali sono sospese o comunque ridotte. Nell’ultimo comunicato i militari hanno riaffermato che tutte le radio private hanno il divieto di trasmettere, quindi anche la nostra Radio ‘Sol Mansi’ continua ad essere vigilata da due militari, dall’inizio del colpo di Stato. La situazione, dunque, è di calma, ma di grande tristezza e preoccupazione. Purtroppo, ancora una volta, nel momento in cui si stava avanzando a livello economico, a livello di stabilità, si è fatto un passo indietro.

D. – Cosa chiedono i militari? Qual è il motivo dell’instabilità di questo Paese?

R. – I militari non chiedono nulla. Hanno deciso che chi era adesso al potere doveva essere rimosso, perché aveva un piano segreto con l’Unione Africana e con l’Angola, per "decapitare" il commando militare. Quindi, hanno fatto questo passo, ma non vogliono il potere. Ieri si sono riuniti con i partiti per trovare una soluzione politica e consegnare il potere ai civili.

D. – Il Paese si stava avvicinando ad un’importante tornata elettorale...

R. – Sì, era già in corso. E, naturalmente, questo è uno dei motivi per cui il colpo di Stato è stato fatto in questo momento. Stava, infatti, per iniziare la campagna elettorale per il ballottaggio tra i due candidati che avevano avuto più voti.

D. – Al momento, quindi, il Paese è completamente isolato?

R. – Sì, in questo momento sì.

D. – Quali sono le principali difficoltà che temete possano verificarsi, se questa situazione durerà a lungo?

R. – La Guinea Bissau economicamente è sempre in grandissima difficoltà e vive molto degli aiuti internazionali. Quindi, una situazione di isolamento la porterebbe ad una crisi veramente grande. L’instabilità, inoltre, favorisce tutto ciò che è illegale, a cominciare dal commercio, dal traffico della droga, che ha nella Guinea Bissau uno dei punti nevralgici.

D. – Al momento il golpe è stato incruento o si sono verificati episodi di violenza?

R. – No, non si hanno notizie di morti. Ci sono state sparatorie, però non sono state di lunga durata; si è operato soprattutto nelle case per forzare l’entrata. (ap)







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