Aperto a Grado il secondo Convegno delle diocedi del Triveneto
Non un Convegno di studi, ma un incontro di preghiera e di reciproco ascolto, quello
iniziato questo pomeriggio a Grado, in provincia di Gorizia, e che si chiuderà domenica
ad Aquileia, Chiesa madre delle diocesi del Nordest italiano. Oltre 600 i partecipanti,
15 le chiese locali rappresentate. E’ la seconda volta che le diocesi del Triveneto
s’incontrano ad Aquileia. La prima nel 1990. L’obiettivo è approfondire la reciproca
collaborazione in vista di una rinnovata capacità di testimonianza del Vangelo in
un tempo e in un mondo che sta vivendo grandi e rapidi cambiamenti. Il servizio della
nostra inviata, Adriana Masotti: 00:01:35:57
“Siamo Chiese
che s’incontrano, per ripartire dalla buona notizia, per essere testimoni di Cristo,
in ascolto dello Spirito che parla, cercando i segni e i fatti del Vangelo, fedeli
alla realtà, attenti alla complessità”. Così mons. Dino De Antoni, arcivescovo di
Gorizia e presidente della Conferenza episcopale triveneta ha dato il via questo pomeriggio
al 2° Convegno di Aquileia: “Testimoni di Cristo, in ascolto”. Ha ricordato le parole
di Benedetto XVI nel maggio scorso ad Aquileia: “Il Nordest dell’Italia, aveva detto
il Papa, è testimone ed erede di una storia ricca di fede, di cultura, di arte… Custodite,
rafforzate, vivete questa preziosa eredità. Siate gelosi di ciò che ha fatto grandi
e rende tuttora grandi queste terre”. E’ seguita poi la celebrazione della Parola,
la preghiera di ciascuna diocesi e l’invocazione allo Spirito Santo. Quindi nei primi
interventi, la sintesi del lavoro preparatorio al Convegno durato due anni, la presentazione
dei temi che domani saranno oggetto di riflessione in 30 gruppi di lavoro. Con sullo
sfondo il tema generale della nuova evangelizzazione si entrerà nel vivo delle realtà
che occupano e preoccupano, a volte, le Chiese del territorio: la multiculturalità,
la necessità di linguaggi nuovi per trasmettere la fede ai giovani, la crisi economica,
la fragilità della famiglia, il rapporto con la politica. Ma come entrare in dialogo
con tutti gli uomini per proporre a tutti la bellezza della fede in Cristo? Francesco
Longo, ricercatore dell’Università di Trieste:
“Da un lato, riuscire
ad evangelizzare la cultura del mondo attuale, un mondo multietnico, multiculturale,
multireligioso, contrassegnato dalla crisi, dalla globalizzazione, da fenomeni anche
di fragilità sociale, che non conoscevamo in passato, almeno in questo territorio.
Il secondo aspetto è entrare in dialogo con la cultura vissuta: gli affetti, il lavoro
e la festa. Il terzo aspetto, invece, è il dialogo con il mondo della comunicazione,
molto spesso abitato più dai giovani. Sotto questi tre aspetti, mi aspetto che il
Convegno di Aquileia possa dare delle indicazioni, per cui le Chiese del Triveneto
possano collaborare insieme”.
In serata la celebrazione dei Vespri
e una tavola rotonda sulla questione del “bene comune” al cui sviluppo le Chiese intendono
contribuire.