2012-04-12 12:45:05

Orissa: rilasciato dai maoisti l’italiano Bosusco


Apparso sorridente da un balcone di una casa di Bhubaneswar insieme all'ambasciatore italiano Giacomo Sanfelice e alla polizia indiana, Paolo Bosusco sarà presto in Italia per riabbracciare il padre e i familiari. La sua odissea come ostaggio dei ribelli maoisti, che controllano parte dell'India orientale, è finita stamattina quando è stato consegnato a dei giornalisti locali fuori dalla foresta di Kandhamal dove lui stesso si era addentrato il 14 marzo scorso con il turista e Claudio Colangelo, poi liberato dopo una decina di giorni. La notizia del rilascio è stata accolta con sollievo sia dalla Farnesina sia da New Delhi e in particolare dal governo dell'Orissa che ha condotto il delicato negoziato con i guerriglieri. Per la liberazione della guida turistica piemontese sono state fatte numerose concessioni, tra cui la scarcerazione di 27 detenuti maoisti e la promessa da parte del governo locale di migliorare le condizioni delle popolazioni tribali. “In questo mese ho imparato molto dai maoisti, ma sono contento di aver riguadagnato la mia libertà”, ha detto Bosusco mentre lo portavano in auto nel capoluogo dell'Orissa, dove si trova attualmente per esami medici. Già stasera è previsto l'arrivo a New Delhi; a seguire il rimpatrio. Sulla liberazione c'era stato stamattina un piccolo giallo, in quanto il leader ribelle Sabyasachi Panda aveva posto come nuova condizione la concessione della libertà provvisoria per una donna incarcerata da due anni. Va ricordato che nelle mani dei maoisti, ma di un'altra fazione rispetto a quella di Panda, rimane il deputato dell'Orissa, Jhina Hikaka, sequestrato dieci giorni dopo il rapimento di Bosusco e di cui non si sa più nulla. (Dall'India, Maria Grazia Coggiola) RealAudioMP3







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