2012-04-12 18:07:50

Il ministro Ornaghi ricorda Giuseppe Toniolo. Sul finanziamento ai partiti dice: "Sì, ma sia limpido"


E' tramontata l'ipotesi di un emendamento al decreto fiscale per riformare il finanziamento ai partiti. I leader Alfano, Bersani e Casini sono s'accordo per un disegno di legge da approvare in Commissione affari costituzionali, chiedendo l'approvazione in sede legislativa. L'obiettivo è rendere più trasparenti i bilanci delle formazioni politiche. Sulla riforma del finanziamento ai partiti è intervenuto anche il ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi, che ha parlato ieri sera a Roma a margine di un convegno sulla figura dell’economista Giuseppe Toniolo. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Gli scandali che hanno coinvolto Lega e Margherita impongono la massima trasparenza ai partiti. Insomma, anche gli aspetti economici che riguardano la politica necessitano di più moralità. Il ministro Lorenzo Ornaghi:

“Adoperare termini come 'trasparenza', 'correttezza', più che una necessità è ormai per il nostro sistema un’urgenza. Tra l’alternativa secca – un finanziamento rigoroso e rigorosamente controllato – e nessun finanziamento, io personalmente preferisco la prima. Quindi, un finanziamento ha da esserci davvero. L’importante è che sia secondo regole chiare, condivise e, soprattutto in questa fase, comprese dai cittadini”

Un finanziamento limpido, primo passo per una buona politica, che vada assieme a una buona finanza. E’ anche questo il tema del convegno a cui è intervenuto Ornaghi, in ricordo di Giuseppe Toniolo. L’economista, tra poco Beato, guardava al valore della persona, anche e soprattutto nella finanza. Il presidente di Federcasse-Credito Cooperativo, Alessandro Azzi:

R. - Riteniamo che sia necessario gestire la finanza secondo principi che la pongono al servizio dell’economia e delle persone.

D. – Lei pensa che il mondo della finanza abbia imparato dai propri errori?

R. – Temo non a sufficienza. Temo che la finanza speculativa sia ancora prepotentemente alla ribalta

Dunque, ancora oggi serve affermare che l’etica è il fattore intrinseco delle leggi economiche. E anche le riforme del mercato del lavoro dovrebbero incanalarsi su questo binario, come dice il presidente dell’Azione Cattolica, Franco Miano:

“Io credo sia giusto che il governo faccia la sua parte e garantisca la stabilità economica del nostro Paese. Nello stesso tempo, però, bisogna fare ogni sforzo per salvaguardare il lavoro e i lavoratori, per salvaguardare la dignità del lavoro e creare sviluppo ed occupazione. Questo va al bene delle persone e delle famiglie”.

D’altronde, l’eccessiva precarizzazione del mercato del lavoro è l’altra faccia di una medaglia rappresentata da una finanza che guarda solo al profitto.







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