Violenza in Afghanistan: almeno 15 le vittime di un doppio attacco kamikaze
Mattinata di sangue in Afghanistan. In diversi attentati hanno preso la vita 15 persone
e sono oltre 30 i feriti. Gli attacchi non sono stati ancora rivendicati. Benedetta
Capelli:
Due attacchi
in diverse regioni afghane hanno seminato morte. Il più grave è avvenuto nella provincia
di Herat, dove è di stanza anche il contingente italiano che fa parte della missione
Isaf. Due autobomba sono esplose nelle vicinanze di un ufficio governativo, uccidendo
numerosi agenti e diversi civili. Le macchine non si sono fermate all’alt dei militari
ed hanno proseguito la loro corsa finita poi tragicamente. A guidare una delle vetture
era una donna, riconosciuta dal burqa che indossava. Una terza auto invece è stata
bloccata dalle forze dell’ordine che hanno sparato uccidendo l’attentatore. A distanza
di poche ore un nuovo attacco condotto da tre kamikaze si è verificato nella provincia
di Helmand, nel mirino sempre alcuni poliziotti. La zona interessata è quella del
distretto di Musa Qala, una vera e propria roccaforte dei talebani e si teme che dietro
le azioni criminose di oggi ci sia proprio la loro mano. E gli attacchi arrivano a
distanza di alcuni giorni dal raggiungimento dell’intesa tra Stati Uniti e Afghanistan
per assegnare ad un'unità speciale dell'esercito afghano il compito di portare a termine
i raid militari notturni. Kabul avrà dunque potere di veto per queste operazioni solitamente
volte a colpire postazioni, covi e posizioni strategiche degli insorti ma che, non
di rado, causano vittime tra la popolazione civile. “L’accordo – hanno detto fonti
militari americane – è una pietra militare per lo stato di diritto in Afghanistan”
e sostanzialmente accelerano l’uscita delle forze statunitensi dal Paese asiatico.