2012-04-07 15:27:43

Nella regione del Sahel i primi interventi umanitari contro la carestia


In risposta alla crisi umanitaria che sta affliggendo le popolazioni del Sahel, in particolare quelle di Mali, Burkina Faso e Niger, l’Associazione internazionale volontari laici (Lvia) sta pianificando i primi interventi di aiuto. L’emergenza, che nell’intera regione sta mettendo a rischio più di 13 milioni di persone, è doppia: da un lato c’è la carestia, dall’altro l’enorme movimento di sfollati in fuga dagli scontri del nord del Mali, destinato ad aumentare. “Le popolazioni pastorali si stanno spostando in massa verso il Niger e il Burkina Faso, in zone dove ci sono ancora disponibilità di acqua e foraggio per poter mantenere in vita i propri animali”, spiega Ousmane Ag Hamatou, coordinatore Lvia in Mali che opera da trent’anni nelle aree a nord del Paese. “Queste migrazioni, però, hanno un forte impatto sulle scarse risorse disponibili”. Inoltre, la situazione “sta peggiorando ulteriormente per le condizioni di insicurezza legate agli scontri armati”. L’intervento da parte dell’Associazione sarà realizzato in tre aree del Burkina Faso, tra cui quella di confine con il Mali, e consisterà nella cura della malnutrizione infantile, nella fornitura di alimenti e ricostituzione dello stock familiare di sementi, nella conservazione del capitale animale. “Questi obiettivi - spiega il presidente della Lvia, Alessandro Bobba - potranno essere perseguiti solamente con il fondamentale aiuto derivante dalle donazioni private che ci perverranno nelle prossime settimane. Per questo, facciamo un appello a tutti affinché ci supportino in questo momento tragico”. (G.M.)







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