2012-04-07 14:41:14

Guatemala: mons. Ramazzini alla marcia dei contadini senza terra


La Chiesa del Guatemala si schiera a fianco dei “campeios” che rischiano di essere privati della terra che coltivano a causa della attività estrattive delle miniere controllate dalle multinazionali. Mons. Alvaro Ramazzini, vescovo di San Marcos e già presidente della Conferenza episcopale del Guatemala, e padre Juan Manuel Arija, hanno preso parte alla marcia di oltre mille contadini guatemaltechi iniziata il 19 marzo scorso a Cobàn e conclusasi il 27 nella capitale Ciudad da Gautemala dopo 214 chilometri di cammino. Nella notte tra il 27 e il 28 marzo, i rappresentanti della Marcia, compresi i due membri del clero cattolico locale, sono stati ricevuti dal presidente dello Stato Otto Pérez Molina, che formalmente ha dichiarato di impegnarsi per la risoluzione delle problematiche presentate. Fra i temi al centro del colloquio gli sgomberi forzati (desalojos) delle comunità rurali, la criminalizzazione dei movimenti sociali e l'approvazione della Legge di Sviluppo Rurale Integrale, che conterrebbe la maggior parte delle altre rivendicazioni. “Si rivendica il diritto ancestrale sulla propria terra, che serve come abitazione e sostentamento – spiega in una nota padre Arija -, e il diritto alla restituzione della terra e al reinsediamento, che non è mai avvenuto da quando gli agricoltori sono stati espulsi. Vengono cacciati via con la forza dalla propria casa e resi più poveri di prima”. In particolare, il sacerdote punta il dito contro i grandi latifondisti che puntano su coltivazioni a fini speculativi e chiede la dismissione delle miniere e la loro moratoria, in modo da vietare la concessione di ulteriori licenze di estrazione di metalli, finché non vengano adeguatamente valutati pro e contro di questo tipo di attività. In base al comunicato presentato da monsignor Alvaro Ramazzini il presidente Otto Pérez Molina ha accettato alcune delle proposte, ma ne ha tralasciata una molto importante proprio sulla miniera. Se ne discuterà in successivi incontri. Il primo è stato fissato per il 19 aprile. (M.G.)







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