Il Papa alla Via Crucis: nella Croce di Gesù, il coraggio per le famiglie di andare
avanti nelle difficoltà
Quando il cammino della famiglia si fa faticoso e difficile occorre guardare alla
Croce di Gesù: lì troviamo il coraggio per continuare a camminare: è quanto ha detto
Benedetto XVI al termine della Via Crucis al Colosseo, centrando la sua riflessione
sui problemi della famiglia di oggi.
La via della Croce sembrava senza
uscita, ma ha cambiato la storia Il Papa guarda al cammino di Gesù sulla via
della Croce: “una via che sembrava senza uscita e che invece ha cambiato la vita e
la storia dell’uomo, ha aperto il passaggio verso i «cieli nuovi e la nuova terra»
(cfr Ap 21,1). Specialmente in questo giorno del Venerdì Santo – ha affermato - la
Chiesa celebra, con intima adesione spirituale, la memoria della morte in croce del
Figlio di Dio, e nella sua Croce vede l’albero della vita, fecondo di una nuova speranza”.
Quante
volte il cammino si fa faticoso e difficile anche in famiglia! “L’esperienza
della sofferenza – ha proseguito Benedetto XVI - segna l’umanità, segna anche la famiglia;
quante volte il cammino si fa faticoso e difficile! Incomprensioni, divisioni, preoccupazione
per il futuro dei figli, malattie, disagi di vario genere. In questo nostro tempo,
poi, la situazione di molte famiglie è aggravata dalla precarietà del lavoro e dalle
altre conseguenze negative provocate dalla crisi economica. Il cammino della Via Crucis,
che abbiamo spiritualmente ripercorso questa sera, è un invito per tutti noi, e specialmente
per le famiglie, a contemplare Cristo crocifisso per avere la forza di andare oltre
le difficoltà”.
Nella Croce di Gesù le famiglie trovino il coraggio per
camminare nelle difficoltà “La Croce di Gesù – ha sottolineato - è il segno
supremo dell’amore di Dio per ogni uomo, è la risposta sovrabbondante al bisogno che
ha ogni persona di essere amata. Quando siamo nella prova, quando le nostre famiglie
si trovano ad affrontare il dolore, la tribolazione, guardiamo alla Croce di Cristo:
lì troviamo il coraggio per continuare a camminare; lì possiamo ripetere, con ferma
speranza, le parole di san Paolo: «Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la
tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?
… Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati»
(Rm 8,35.37)”.
La famiglia si rivolga a Cristo quando gli sbandamenti rischiano
di ferire la sua unità Benedetto XVI ha quindi affermato che “nelle afflizioni
e nelle difficoltà non siamo soli; la famiglia non è sola: Gesù è presente con il
suo amore, la sostiene con la sua grazia e le dona l’energia per andare avanti. Ed
è a questo amore di Cristo che dobbiamo rivolgerci quando gli sbandamenti umani e
le difficoltà rischiano di ferire l’unità della nostra vita e della famiglia. Il mistero
della passione, morte e risurrezione di Cristo incoraggia a camminare con speranza:
la stagione del dolore e della prova, se vissuta con Cristo, con fede in Lui, racchiude
già la luce della risurrezione, la vita nuova del mondo risorto, la pasqua di ogni
uomo che crede alla sua Parola”.
Affidiamoci a Maria: nell’ora della morte
di Gesù è rimasta accanto alla Croce “In quell’Uomo crocifisso, che è il Figlio
di Dio – ha aggiunto il Papa - anche la stessa morte acquista nuovo significato e
orientamento, è riscattata e vinta, è il passaggio verso la nuova vita: «se il chicco
di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto
frutto» (Gv 12,24)”. Benedetto XVI ha quindi concluso: “Affidiamoci alla Madre di
Cristo. Lei che ha accompagnato il suo Figlio sulla via dolorosa, Lei che stava sotto
la Croce nell’ora della sua morte, Lei che ha incoraggiato la Chiesa al suo nascere
perché viva alla presenza del Signore, conduca i nostri cuori, i cuori di tutte le
famiglie attraverso il vasto mysterium passionis verso il mysterium paschale, verso
quella luce che prorompe dalla Risurrezione di Cristo e mostra la definitiva vittoria
dell’amore, della gioia, della vita, sul male, sulla sofferenza, sulla morte. Amen”.
Parole
del Santo Padre al termine della Via Crucis