I vescovi coreani: “La luce di Cristo sulla società divisa e materialistica”
“La Pasqua ci aiuti a ritrovare l'armonia fra di noi e l'armonia fra l'uomo e la natura:
tutti i nostri problemi, compresi quelli politici, possono risolversi seguendo l'esempio
del nostro Salvatore”. È il senso del messaggio che arriva dai vescovi coreani, indirizzato
alle diverse diocesi del Paese in occasione delle feste pasquali, come riporta AsiaNews.
“Oggi l'umanità sperimenta un'affluenza di beni materiali che non ha precedenti, ma
l'ombra dell'egoismo e della prepotenza si nascondono dietro tutto questo” sottolinea
il cardinale Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul. “L'unità della vita –
continua - è possibile quando accettiamo le differenze che distinguono ognuno di noi
e decidiamo di vivere tutti insieme in maniera pacifica”. Dello stesso avviso l’arcivescovo
di Kwangju, mons. Igino Kim che, nell’evidenziare le problematiche presenti in Corea
legate all’immigrazione, alla multiculturalità, alla violenze, aggiunge che “Cristo,
risorto dalla morte, vuole che tutte le creature tornino alla propria natura originale
e alla vita”. Questa speranza “è messa a dura prova dall'avidità eccessiva degli uomini,
che ha portato alla distruzione dell'armonia ecologica e dello sviluppo. Come la corsa
al nucleare, che ci fa prevedere devastanti catastrofi per il futuro”. Per il vescovo
di Chuncheon, mons. Luca Kim, “è proprio la luce del Cristo che risorge dalla morte
che va accesa nella società che ci circonda”. Un appello giunge anche in vista delle
imminenti elezioni: “Scegliere con saggezza coloro che sono pronti a servire il popolo”.
(G.M.)