2012-04-03 14:48:36

Periferia di Napoli, "dove la Resurrezione è possibile"


Don Maurizio Patriciello, parroco di S. Paolo Apostolo a Caivano (Napoli)
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Non sono un prete di frontiera, ma un prete e basta. Un prete che vuole bene a Gesù, alla Chiesa, al Papa e alla gente. E che prima di ogni cosa deve predicare Gesù, morto e risorto. Ma devo dire che tra la gente della mia parrocchia ce n'è tanta che vive la stessa passione di Cristo ed è capace davvero di quell'accoglienza di cui parliamo noi preti. E' così consolante pensare che Gesù sia nato in una periferia come la nostra, luoghi di disastri ambientali, dove arrivano i poveri, gli immigrati, i Rom. E proprio qui che ci può essere la Resurrezione.
Di fronte alle bare di quei giovani uccisi da un overdose o da uno scontro a fuoco, rifletto che se avessi avuto la possibilità di dare un lavoro solo a uno di loro, l'avrei salvato dalla povertà, dalla camorra e quindi dalla morte. Ed è una tristezza immensa. Sono parroco in uno di quei quartieri nati dopo il terremoto del 1980 che raccolgono i poveri della vecchia Napoli. Sulla gente di questi quartieri a rischio la crisi si riversa come una mannaia e i fedeli mi portano le bollette che non riescono a pagare. C'è gente che non riesce nemmeno a mettere un piatto a tavola la sera.








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