Esile, bella ma forte
come l'acciaio. E' Aung San Suu Kyi, leader della Lega nazionale per la democrazia
e vincitrice di un seggio nel Parlamento dell'attuale governo del Myanmar. "L'inizio
di una nuova era"- ha commentato nel suo discorso pubblico subito dopo la vittoria,
ma la strada non sarà certo in discesa. Primo grande terreno insidioso su cui
dovrà misurarsi la Madre di Rangoon, è la Cina: decenni di interessi economici e politici,
difficilmente persuaderanno il paese della Grande Muraglia ad allentare la presa sull'ex
Birmania (a cura di Emanuela Campanile)