Brasile: l’attesa della rinascita, nella Settimana Santa dei “meninos de rua”
“I giovani brasiliani hanno bisogno di una presenza di amore”: è quanto sottolinea
il fondatore della “Casa do Menor” di Rio de Janeiro, padre Renato Chiera.
Il sacerdote piemontese - da oltre 30 anni impegnato nell’accoglienza dei “meninos
de rua” - è convinto che la Settimana Santa sia un’occasione straordinaria di rinascita
per questi ragazzi feriti dalla vita. Alessandro Gisotti lo ha intervistato:
R. - La Pasqua
è sempre un momento di rinascita, un momento di speranza. I nostri ragazzi hanno bisogno
di guardare al futuro con una realtà nuova, con una speranza nuova. Questa speranza
sta nel fatto che Gesù è risorto e questo è un fatto che ci aiuta a credere che non
tutto è perduto. La realtà dei ragazzi qua sta peggiorando a livello qualitativo e
l’arrivo delle droghe, l’arrivo dei crack, ha creato difficoltà molto grandi. La maggior
parte dei ragazzi che sono in situazione di abbandono, abbandono affettivo, abbandono
della famiglia, in genere ricercano nel crack e nella droga questa consolazione che
poi non trovano e allora hanno una situazione sempre peggiore da affrontare. Noi stiamo
lottando contro questo e stiamo vedendo che tutti coloro che stavano accogliendo ragazzi,
come facciamo noi, oggi devono ridurre il loro lavoro per mancanza di aiuti perché
l’Europa è in crisi e non può più aiutare molto il Brasile. Allora la Pasqua di quest’anno
ha un senso speciale: Gesù è risorto, ci aiuta a risorgere e ci aiuta a continuare
questo nostro riscatto.
D. - Il Papa in Messico ha incontrato i bambini, quindi
la speranza che possa anche in Brasile, in occasione della Gmg, incontrare i bambini
della casa do Menor…
R. - Questa è una speranza. Noi abbiamo scritto, non sappiamo
quale sarà la risposta… Forse sarà un po’ difficile per lui venire nella favela della
Baixada Fluminense anche per motivi di sicurezza. Magari sarà possibile, forse, un
incontro a Rio, in una chiesa di Rio, speriamo. E’ Dio che saprà darci la risposta.
Se Lui vede che questo è buono per noi, senza dubbio, il Papa verrà.
D. - Qual
è dunque la speranza per questa Pasqua, soprattutto guardando alla Risurrezione, questi
bambini che hanno così tanto bisogno di risorgere…
R. - La speranza è questa:
noi abbiamo bisogno di aiutare questi ragazzi a incontrare il senso della vita, a
sentire che loro sono amati, sono amati da qualcuno che mai li abbandona. Questa è
una speranza che è difficile introdurre nel loro cuore perché loro dicono: se neanche
i miei genitori si sono interessati di me, come è che voi vi interessate? Hanno bisogno
di sentire l’amore di Dio, di sentire che c’è qualcuno che li ama. Noi dobbiamo avere
la forza per questa presenza di Dio amore, di Dio risorto, di Dio misericordioso per
loro. (bf)