2012-03-31 07:57:26

La 'pillola dei 5 giorni dopo' in Italia. Romano: si rischia di presentare l'aborto come contraccezione


Arriva anche in Italia la cosiddetta 'pillola dei 5 giorni dopo': sarà infatti disponibile nelle farmacie dal prossimo 2 aprile. La pillola "Ella-One" è presentata dalla Casa farmaceutica produttrice come contraccettivo d’emergenza: viene indicato di assumerla fino a cinque giorni dal rapporto a rischio di gravidanza indesiderata. È già in commercio in oltre venti Paesi del mondo. In Italia sarà necessario effettuare un test di gravidanza preventivo. Il farmaco è inserito in fascia C (a carico del cittadino) e avrà un costo di 34,89 euro a confezione.

Critiche arrivano da "Scienza e Vita": secondo il presidente Lucio Romano "si rischia di presentare l’aborto come metodo contraccettivo”.

“La pillola – rileva il prof. Romano - si caratterizza per una molecola che appartiene allo stesso gruppo farmacologico dell’RU 486, che viene usato in Italia nell’aborto chimico fino entro la settima settimana di gravidanza”.

“La molecola – prosegue - se viene assunta prima dell’ovulazione può o inibire l’ovulazione o ritardare l’ovulazione; se invece viene assunta dopo l’ovulazione e con un rapporto che è stato fecondante, evidentemente svolge la sua azione di impedimento all’annidamento dell’embrione: infatti dal quarto, quinto giorno l’embrione è già in prossimità dell’utero per poter svolgere ulteriormente il suo processo di evoluzione della gravidanza. In poche parole, che cosa sta accadendo con la pillola dei cinque giorni dopo? Si sta mistificando un processo che può essere di tipo abortivo, presentandolo invece come un processo di tipo contraccettivo. Quindi l’aborto, sotto il profilo culturale, si fa contraccezione”.

Il Consiglio Superiore di Santità raccomanda che la pillola dei cinque giorni dopo venga prescritta esclusivamente dopo aver effettuato un test di gravidanza:

“E’ un’espressione – osserva Romano - molto equivoca, perché nessuna donna, che ha avuto un rapporto ritenuto fecondante, avrà mai la possibilità di poter saper con certezza se il test di gravidanza è positivo o meno”.








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