Indonesia: i fedeli protestano per la chiusura del cantiere di una nuova chiesa a
Padang
I fedeli della diocesi di Padang, nell’isola indonesiana di Sumatra, difendono il
loro diritto di edificare una chiesa nella città di Pasir Pangarya. Le autorità locali
hanno infatti deciso di revocare i permessi di costruzione per la nuova chiesa di
Sant’Ignazio e intimato alla comunità cattolica di trasferire in un’altra area il
luogo di culto. Anche se “il capo del distretto ci ha detto che i blocchi che impediscono
l’accesso al sito di costruzione della chiesa non saranno tolti” ha riferito all'agenzia
AsiaNews padre Kus Aliandu Pr, “il nostro vescovo, mons.Martinus Situmorang, non accetterà
mai una proposta di risistemazione”. “Il luogo di costruzione e la sua proprietà apparterranno
anche in futuro alla Chiesa”, avrebbe detto il presule a padre Aliandu Pr e la diocesi
"non venderà mai la proprietà ad altri". Il 21 marzo scorso decine di dipendenti pubblici
avevano bloccato i cantieri della chiesa, fra lo sgomento di operai e fedeli, che
avevano prontamente mostrato i permessi in regola con le normative vigenti. Ora l’area
è recintata con il filo spinato e la zona è posta sotto sequestro, mentre i fedeli
denunciano la "palese violazione" della libertà religiosa e confermano la regolarità
della documentazione raccolta per avviare i lavori. Le autorità locali rispondono
che i terreni saranno destinati ad altra finalità, anche perché la comunità musulmana
non è più disponibile ad accettare la presenza di un luogo di culto cristiano. La
regolamentazione indonesiana per edificare nuove chiese prevede infatti il consenso
di almeno 60 residenti musulmani. (M.R.)